UFFICIALE – Dietrofront storico dall’Europa per benzina e diesel | Abolito lo stop del 2035, per le elettriche è una vera mazzata

Unione Europea

Divieto diesel e benzina Unione Europea (Canva foto) - www.rally.it

Bruxelles valuta un cambio di rotta sulla transizione ecologica nel settore automobilistico: cosa sta succedendo.

Negli ultimi anni, il dibattito sulla mobilità sostenibile ha assunto un ruolo centrale nelle politiche europee. Le decisioni prese in questo ambito non influenzano solo l’ambiente, ma anche l’economia, l’occupazione e la quotidianità dei cittadini. Le regole sulla transizione energetica stanno infatti ridefinendo la struttura di uno dei settori più strategici dell’Unione.

Molti costruttori hanno già avviato piani per l’elettrificazione della propria gamma, spinti da regolamenti sempre più stringenti. Tuttavia, emergono segnali di affaticamento e richieste di maggiore flessibilità, soprattutto da parte dei produttori più piccoli e delle filiere meno pronte alla trasformazione. In questo scenario, ogni aggiornamento normativo può cambiare le carte in tavola.

A rendere il quadro ancora più complesso è il tema delle infrastrutture. Nonostante gli sforzi, le reti di ricarica restano insufficienti in molte aree dell’UE, rallentando la diffusione dei veicoli elettrici. A questo si aggiungono le difficoltà legate al costo delle auto elettriche, che per molti cittadini rappresentano ancora una scelta economicamente non sostenibile.

Intanto, sul piano geopolitico ed economico, cresce l’interesse per l’autonomia tecnologica europea. La produzione di batterie e semiconduttori è al centro di nuove strategie industriali, che puntano a ridurre la dipendenza dall’Asia e a rilanciare la competitività dell’industria continentale. Proprio in questo contesto, Bruxelles sta riconsiderando alcune scadenze chiave.

Verso un possibile cambiamento di rotta

La Commissione Europea ha avviato una valutazione d’impatto per esaminare la fattibilità del divieto di vendita di auto a combustione dal 2035. La decisione finale non è ancora presa, ma una proposta legislativa è attesa entro metà dicembre. A guidare questa revisione è il commissario europeo per il clima Wopke Hoekstra, impegnato a bilanciare le richieste ambientali con le difficoltà dell’industria.

Come riportato da Autoblog, il 10 dicembre si terrà una riunione cruciale che potrebbe ridisegnare la roadmap verso le zero emissioni. Sul tavolo ci sono quattro temi centrali: combustione interna, politica per le batterie, semplificazione normativa e incentivi per l’elettrico aziendale. Tutti elementi che potrebbero influenzare profondamente la strategia europea per il prossimo decennio.

Diesel
Divieto diesel dal 2035 (Canva foto) – www.rally.it

Pressioni, dubbi e soluzioni alternative

Uno dei nodi più dibattuti è il target del 100% di riduzione della CO2 entro il 2035. Secondo l’associazione ACEA, che rappresenta i costruttori europei, si tratta di un obiettivo attualmente irrealistico senza modifiche sostanziali alle condizioni di mercato e infrastrutture. L’associazione spinge per un approccio graduale, aperto a tecnologie ibride e carburanti alternativi.

Parallelamente, l’industria si muove su più fronti: partnership strategiche e accordi di pooling permettono di rispettare le soglie emissive senza dover rinunciare immediatamente ai motori tradizionali. E mentre il dibattito si accende, resta aperta la possibilità che il divieto previsto per il 2035 venga riformulato, introducendo meccanismi di transizione più flessibili per affrontare la sfida della decarbonizzazione senza compromettere la tenuta del sistema industriale europeo.