Dani Sordo comanda il Rally Italia Sardegna

Dani Sordo comanda il Rally Italia Sardegna

Neanche le mucche, che hanno fatto irruzione nella prima prova di questa mattina durante il suo passaggio, riescono a fermare Dani Sordo! Il pilota spagnolo di Hyundai comanda il Rally Italia Sardegna e, salvo ribaltoni, si appresta a confermarsi padrone dell’isola dei quattro mori per il secondo anno consecutivo.

Dopo le sei prove disputate oggi, Dani e Carlos Del Barrio possono vantare 27,4 ” di vantaggio nei confronti del suo più diretto inseguitore Sebastien Ogier. Il francese è stato protagonista di una grande sfida contro Thierry Neuville, dove strategia di pneumatici e lotta di nervi l’hanno fatta da padrone. Il 6 volte campione è partito forte questa mattina, portando a casa due delle prime tre speciali, ma sulla Coiluna-Loelle il belga gli rifila 5,9″ e lo sorpassa in classifica. Un uno-due Hyundai importantissimo nella lotta per il titolo costruttori.

Nelle prove del pomeriggio, Ogier reagisce e riconquista quanto perso. Il #17 di Toyota vince la Castelsardo e sfrutta una sbavatura di Neuville sulla Tergu-Osilo per chiudere la seconda giornata di gara alle spalle di Sordo, ma il solo secondo e mezzo che divide i due valgono l’attesa per le ultime quattro prove speciali in programma domani.

Elfyn Evans e Scott Martin occupano la quarta piazza assoluta. L’attuale capoclassifica del WRC è riuscito a guadagnare una posizione rispetto a venerdì, frutto anche delle difficoltà avute da Teemu Suninen oggi. Il finlandese, secondo assoluto dopo la prima giornata di gara, ha sofferto il ritorno dei tre moschettieri Ogier-Neuville-Evans e di qualche problema di troppo al freno a mano, che lo hanno rallentato in alcune fasi. Non tutto è perduto per Suninen, che resta vicino a Evans (8,5″ di distacco) e tenterà in tutti i modi di portare a casa un bel risultato per M-Sport, unico superstite rimasto per la casa britannica dopo i problemi avuti da Lappi ieri e il ritiro di Gus Greensmith.

Il sesto posto è per il deluso Ott Tanak, il cui rapporto con la Sardegna resta di amore e odio. E’ stata la terra che gli ha regalato il primo successo nel WRC, ma anche quella che lo scorso anno, con i problemi avuti nel corso della Power-Stage, ha fatto propendere l’estone per il passaggio in Hyundai. L’essere il primo a partire nel corso della giornata di oggi lo ha penalizzato ulteriormente, nonostante le due posizioni recuperate grazie ai guai di Greensmith e al migliore passo rispetto a Loubet, senza restituire il sorriso all’iridato in carica.

Più deluso dell’estone c’è solo Kalle Rovanpera, uscito di scena nel corso dell’ottava speciale causa incidente.

L’ottavo posto è di Jari Huttunen su Hyundai I20 R5, padrone del WRC3. Il finlandese ha ereditato la prima posizione da Oliver Solberg, leader del venerdì. Il figlio d’arte è stato prima vittima di una foratura durante la mattinata, per poi uscire di strada nell’ultima prova di giornata. Ringrazia anche Kajto Kajetanowicz, che diventa secondo di categoria e nono assoluto nella generale. Terzo è invece Marquito Bulacia.

Il decimo posto assoluto è nelle mani di Pontus Tidemand, leader di WRC2. Lo svedese, al volante della Skoda Fabia R5, comanda con circa un minuto di vantaggio nei confronti dei norvegesi Brynildsen e Veiby.

Tra gli italiani, il migliore resta Umberto Scandola, salito in quattordicesima posizione. Spettacolare incidente invece per Pedro-Baldaccini, autori di un capottamento nel celeberrimo Miky’s Jump.

Saranno quattro le prove speciali in programma domani, per un totale di circa 40 Km contro il tempo.