Bollo auto, un solo giorno di ritardo e scattano le ganasce | Il governo ha approvato la nuova (folle) legge
Auto (PIXABAY FOTO) - www.rally.it
Le nuove disposizioni sulla tassa automobilistica dal 2026 mirano a semplificare la gestione, ma aumentano i controlli.
La gestione del bollo auto sta per subire significative semplificazioni e modifiche, che entreranno in vigore a partire dal 2026. Queste novità, approvate dal Consiglio dei Ministri attraverso il diciassettesimo decreto attuativo della riforma fiscale, hanno come obiettivo primario quello di razionalizzare i tributi locali e rafforzare il federalismo fiscale regionale.
Una delle principali innovazioni riguarda la territorialità del bollo auto: il versamento dovrà essere effettuato nella regione di residenza del proprietario del veicolo. Questo principio, piegato in chiave “green” dal legislatore, mira a devolvere le risorse alle Regioni dove i veicoli circolano maggiormente, permettendo agli enti locali di investire in progetti di risanamento ambientale.
Un’altra importante novità riguarda la data di scadenza: a partire dal 1° gennaio 2026, scompariranno le scadenze fisse annuali, quadrimestrali o semestrali. Il pagamento del bollo auto diventerà annuale e dovrà essere effettuato facendo riferimento alla data di prima immatricolazione del veicolo.
Le disposizioni non riguardano solo le modalità di versamento, ma anche le cause di esonero dal pagamento. In particolare, il fermo amministrativo verrà escluso dalle cause che portano all’esonero del bollo auto. Questo significa che la tassa dovrà essere versata anche quando il veicolo è indisponibile a seguito di un provvedimento di fermo amministrativo.
Le nuove regole del bollo auto dal 2026
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare un decreto attuativo della riforma fiscale che introduce diverse novità per il bollo auto, operative dal 2026. Il bollo auto dovrà essere versato nella regione di residenza del proprietario del veicolo. Questo principio rafforza il legame tra il tributo e la regione in cui il veicolo genera impatto ambientale. La somma dovuta dovrà essere versata in un’unica soluzione, eliminando le possibilità di pagamento frazionato.
Scompariranno le scadenze fisse tradizionali. A partire dal 1° gennaio 2026, il pagamento sarà annuale e farà riferimento alla data di prima immatricolazione del veicolo. L’obbligo di versamento sarà individuato al primo giorno del periodo tributario, e non più all’ultimo giorno utile, per evitare inconvenienti nei passaggi di proprietà. Per i veicoli immatricolati prima del 1° gennaio 2026, le scadenze precedenti dovrebbero rimanere valide, salvo diverse decisioni regionali.

Modifiche al fermo amministrativo
Il fermo amministrativo verrà escluso dalle cause di esonero dal pagamento del bollo auto. Ciò significa che la tassa sarà dovuta anche se il veicolo è indisponibile a causa di tale provvedimento. Questa modifica mira a eliminare le confusioni tra fermo amministrativo (disposto per violazioni gravi del Codice della Strada) e fermo fiscale (misura cautelare per debiti).
Le agevolazioni esistenti (per auto elettriche, ibride, a metano o GPL) rimarranno in vigore. Spetterà sempre alle singole Regioni decidere se confermare o meno sconti ed esenzioni. L’effettiva entrata in vigore di queste novità dipenderà dall’approvazione dei decreti attuativi definitivi.
