Batteria dell’auto scarica, il trucco geniale per farla ripartire in due minuti è questo | Non chiamare il meccanico, risolvi il problema in due minuti
Chiamare l'assicurazione (PIXABAY FOTO) - www.rally.it
L’imprevisto in auto: una soluzione ingegnosa per ripartire, se seguite attentamente tutti i passaggi otterrete un gran risultato.
A chi non è mai capitato di salire in auto, magari con la fretta di un appuntamento o per raggiungere il posto di lavoro, e ritrovarsi di fronte a un’amara sorpresa? Quel momento in cui, girando la chiave, il motore si rifiuta ostinatamente di prendere vita, lasciandoci bloccati proprio quando il tempo stringe.
Nella maggior parte dei casi, il colpevole è quasi sempre lo stesso: la batteria scarica. Un’illuminazione dimenticata, un brusco cambiamento di temperatura, o semplicemente gli anni di onorato servizio possono portare la batteria a esaurire la sua carica, interrompendo il flusso di corrente essenziale per l’avviamento del veicolo.
Sebbene non si tratti di un problema grave, è innegabilmente una seccatura che richiede tempo e, soprattutto, una buona dose di pazienza. La situazione si complica ulteriormente se l’auto è necessaria con urgenza e non si ha a disposizione un’altra vettura per il classico avviamento con i cavi.
Tuttavia, esiste un’alternativa meno convenzionale, ma sorprendentemente semplice, che potrebbe tirarvi d’impaccio in situazioni simili. Un metodo ingegnoso, mostrato in un video, che permette di rimettere in moto l’auto anche senza l’aiuto di terzi. Scopriamo come.
Un trucco “fai da te” per l’avviamento
Per mettere in pratica questo metodo, avrete bisogno di due strumenti comuni: un classico cric per sollevare l’auto, solitamente in dotazione alla maggior parte dei veicoli, e una corda sufficientemente lunga, tale da poter avvolgere una delle ruote anteriori per circa due volte. Una volta procurato l’occorrente, il primo passo consiste nel sollevare l’auto con il cric in corrispondenza di una delle ruote anteriori, dopo aver naturalmente inserito il freno di stazionamento, proprio come se si dovesse sostituire uno pneumatico. Successivamente, si sale a bordo, si inserisce la terza marcia e si gira la chiave per accendere il quadro, senza però avviare il motore.
A questo punto, si scende dall’auto e si avvolge la corda per due volte attorno alla ruota anteriore sollevata. Con un’impugnatura salda sulla parte restante della corda, si tira con tutta la forza disponibile. Se l’azione è stata sufficientemente energica, la ruota girerà rapidamente e il motore, quasi per magia, si accenderà. Il principio alla base di questo metodo è analogo a quello dell’avviamento a spinta, dove il movimento della ruota contribuisce a far girare il motore e a innescare l’accensione.

Considerazioni e limiti di un metodo alternativo
Questo approccio, sebbene rudimentale, si è dimostrato efficace in determinate circostanze e, come sottolineato dal suo “promotore”, offre il vantaggio di poter essere eseguito in autonomia, senza la necessità di assistenza esterna. È fondamentale, tuttavia, precisare che non tutte le automobili sono compatibili con questa tecnica.
In primo luogo, il veicolo deve essere dotato di cambio manuale. In secondo luogo, il successo è più probabile con auto a benzina di piccola cilindrata, mentre è meno garantito con i motori diesel. Nonostante queste limitazioni, se vi trovate in una situazione di batteria scarica e avete a portata di mano un cric e una corda, tentare questo metodo originale potrebbe essere la soluzione per raggiungere l’officina più vicina senza dover ricorrere a un carro attrezzi.
