Patente, scordati il rinnovo: se guidi in questo modo è il medico a vietartelo per tutta la tua vita

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Dottore (Pixabay foto) - www.rally.it

La sicurezza stradale è una priorità assoluta e per garantirla esistono requisiti fisici e psichici che ogni conducente deve possedere.

Guidare un veicolo richiede piena capacità di reazione, attenzione e controllo. Tuttavia, non sempre le condizioni di salute permettono di mantenere questi standard, mettendo a rischio non solo il conducente, ma anche gli altri utenti della strada. Per questo motivo, il Codice della Strada prevede regole precise.

La normativa stabilisce che in presenza di determinate malattie o condizioni fisiche, il rinnovo della patente può essere negato o subordinato a limitazioni specifiche. In alcuni casi, è necessaria una valutazione approfondita da parte di una Commissione Medica Specializzata.

Come si determinano queste condizioni? Quali patologie sono considerate più rilevanti in questo contesto? E come devono comportarsi i conducenti che si trovano ad affrontare simili problematiche di salute?

Questo articolo farà chiarezza su questi aspetti, fornendo informazioni precise sulle principali cause di limitazione o mancato rinnovo della patente di guida, legate a condizioni mediche.

Idoneità alla guida e patologie

La normativa italiana, in particolare l’articolo 119 del Codice della Strada, prevede un elenco specifico di patologie che possono compromettere l’idoneità alla guida e che richiedono una valutazione approfondita da parte di una Commissione Medica Specializzata (CML). Si tratta di condizioni che, per la loro severità o per il loro potenziale impatto sulla capacità di guida, rendono necessario un esame più accurato rispetto alla normale visita medica effettuata dal medico di base o dal medico certificatore.

La normativa suddivide queste patologie in diverse categorie, a seconda che interessino: il sistema cardiovascolare, il sistema endocrino (ad esempio il diabete), il sistema nervoso, la capacità visiva o uditiva, la sfera psichica e comportamentale.

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Parametri e criteri di valutazione dell’idoneità alla guida

Per ciascuna categoria di patologie, il Codice della Strada e il relativo regolamento di attuazione (DPR 495/1992) indicano i parametri medici e i criteri specifici a cui la Commissione Medica Locale deve attenersi per stabilire se il conducente può guidare in sicurezza. Ad esempio, per le malattie cardiovascolari, la normativa fissa i valori limite di pressione arteriosa, frazione di eiezione e altri indici di funzionalità cardiaca compatibili con la guida. Per i deficit visivi, vengono indicati i requisiti minimi di acutezza visiva e campo visivo, con o senza lenti correttive.

Anche per le patologie neurologiche e psichiche, il regolamento specifica i criteri per valutare l’impatto dei sintomi sulla capacità di guida, ad esempio in termini di tempi di reazione, coordinazione motoria, capacità di attenzione e concentrazione. In base a questi parametri oggettivi, la Commissione medica può stabilire se il conducente è idoneo alla guida, se lo è solo a determinate condizioni (ad esempio con limitazioni di velocità o obbligo di revisioni più frequenti) oppure se non possiede i requisiti psicofisici minimi per guidare in sicurezza.