Autostrade, rivoluzione totale: abolito per sempre il pedaggio | Vai ovunque e non paghi neanche 1 €, ecco come fare
Autostrada (pixabay foto) - www.rally.it
Il percorso autostradale è una consuetudine per milioni di automobilisti, e con esso, l’abitudine di pagare il pedaggio.
Non tutti sanno che il mancato pagamento del pedaggio non sempre si traduce in una sanzione inevitabile. Anzi, in determinate situazioni, è possibile contestare l’addebito o regolarizzare la propria posizione senza incorrere in spiacevoli multe, a patto di conoscere le procedure corrette.
Questa possibilità apre uno scenario interessante per i guidatori, che spesso si trovano a gestire avvisi di mancato pagamento senza essere pienamente consapevoli dei propri diritti. La chiave sta nell’informazione e nella tempestività d’azione.
Esploreremo quindi le casistiche in cui è lecito non pagare o contestare il pedaggio, fornendo indicazioni su come agire per evitare spiacevoli conseguenze.
Un’opportunità per tutti di navigare le autostrade con maggiore consapevolezza e, potenzialmente, minor spesa.
Mancato pagamento
Esistono diverse situazioni in cui il mancato pagamento del pedaggio autostradale può essere contestato o sanato, da malfunzionamenti tecnici a errori umani, con specifiche procedure di ricorso e tempi da rispettare per evitare sanzioni.
C’è anche il caso della contestazione per mancato pagamento del pedaggio autostradale tra quelli da mettere in conto nell’esperienza di un guidatore. La conoscenza dei propri diritti e delle procedure da seguire consente di chiarire la propria posizione e di evitare sanzioni. La normativa in vigore prevede infatti alcune situazioni in cui è ammesso proporre un ricorso con possibilità concrete di vittoria.

Cause del mancato pagamento
Nella maggior parte dei casi, il mancato pagamento del pedaggio si verifica per motivi accidentali, come la dimenticanza del biglietto d’ingresso, un malfunzionamento del Telepass o un disguido tecnico al casello. In altri può trattarsi di un errore da parte della società autostradale o dell’automobilista stesso, che magari ha immesso dati errati o ha utilizzato un metodo di pagamento non riconosciuto. Qualunque sia la causa, la legge consente di sanare la posizione oppure di contestare formalmente la sanzione.
Quando si riceve un avviso di mancato pagamento, il primo passo da compiere è verificare se si è ancora entro i 15 giorni successivi alla data del transito. In questo lasso di tempo, il conducente può salvare la propria posizione versando l’importo del pedaggio dovuto, maggiorato delle spese contenute di accertamento. In buona sostanza evita l’attivazione automatica della sanzione amministrativa. Questa procedura si applica anche nel caso in cui il pagamento non sia stato effettuato per motivi tecnici non imputabili all’automobilista, come ad esempio un blocco del lettore elettronico o una barriera fuori servizio.
