Autovelox banditi, ora è UFFICIALE: Giorgia Meloni ha deciso, da ora in poi scattano le nuove regole

Autovelox e novità (Depositphotos foto) - www.rally.it

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Nuove regole per garantire trasparenza, controllo e chiarezza su tutti i rilevatori di velocità presenti sul territorio italiano.

In Italia, appena si parla di autovelox, si alza sempre un polverone. Da una parte c’è chi li vede come strumenti indispensabili per evitare disastri sulle strade, dall’altra chi li considera solo un modo elegante (ma neanche troppo) per fare cassa. Insomma, uno di quei temi che mette subito d’accordo… nessuno.

Negli anni ne sono spuntati ovunque, in città, in periferia, anche su strade dove non s’è mai visto un incidente. A quel punto molti hanno iniziato a chiedersi: ma servono davvero alla sicurezza o sono solo trappole piazzate lì per multare a raffica? Il dubbio è rimasto e ha continuato ad alimentare malumori e sospetti tra gli automobilisti.

Il vero problema? Ogni Comune ha fatto un po’ come gli pareva, installando questi apparecchi con poche regole condivise e senza troppa chiarezza. Un po’ una giungla, diciamolo. E la gente, giustamente, si è stancata.

Da qui la spinta per mettere ordine. Serviva un sistema più chiaro, accessibile, ma soprattutto uguale per tutti. Cioè: se un autovelox deve servire alla sicurezza, allora è giusto che abbia delle regole ben chiare. Altrimenti è solo un altro modo per fare multe e raccogliere soldi facili.

Cosa cambia con le nuove regole

Come riporta anche Geopop, la svolta è arrivata il 10 luglio 2025, quando alla Camera dei Deputati è passato un emendamento al Decreto Infrastrutture. L’ha proposto la Lega, e il succo è semplice: da ora in poi tutti – ma proprio tutti – gli autovelox dovranno essere censiti. Non più “a sentimento”, ma con un registro ufficiale gestito direttamente dai Comuni.

Questi dovranno raccogliere tutte le info (tipo, marca, modello ecc.) e inviarle al Ministero dei Trasporti, che poi le pubblicherà online. Sì, finalmente una mappa nazionale degli autovelox consultabile da chiunque. E occhio: se entro 60 giorni un autovelox non è registrato… puff, diventa inutilizzabile. E le multe fatte da quell’apparecchio? Non valgono nulla. Ma cosa cambia sotto ogni aspetto?

Autovelox (Pexels foto) - www.rally.it
Autovelox (Pexels foto) – www.rally.it

Mappa completa e nuove regole di segnalazione

Con questo cambiamento, chi guida potrà sapere con certezza quanti autovelox ci sono in Italia e dove si trovano. Non solo: il governo ha imposto anche regole più rigide sulla segnaletica. Per esempio, sulle strade extraurbane il cartello dev’essere messo almeno 200 metri prima. In città bastano 75 metri, ma deve essere ben visibile, niente più cartelli coperti da alberi o altri segnali.

Un’altra novità riguarda la questione (complicata) dell’omologazione. Dopo una sentenza della Cassazione, si è deciso che non basta più che l’autovelox sia “approvato”. Dev’essere omologato secondo criteri precisi. Il censimento servirà anche a capire quali dispositivi rispettano davvero le regole e quali no. Fine dell’anarchia.