Revisione obbligatoria ogni anno, la nuova follia dell’Europa arriva anche in Italia | Se non rispetti l’obbligo ti sbattono in galera

Revisione e soldi (Depositphotos foto) - www.rally.it

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L’Unione Europea stringe sulle revisioni: nuove regole in arrivo anche per i veicoli italiani, ecco cosa cambia. 

Negli ultimi tempi si parla sempre più spesso di sistemi di controllo sui veicoli, tra sicurezza stradale, emissioni e aggiornamenti tecnologici. La sensazione è che le regole cambino continuamente e che stare al passo sia diventato un mestiere a sé.

Eppure, nel caos normativo, ci sono tentativi – a volte discutibili – di mettere ordine, soprattutto a livello europeo. Ora, chi ha a che fare ogni giorno con questi mezzi, sa benissimo quanto siano cruciali i controlli tecnici. Non solo per rispettare la legge, ma anche per non ritrovarsi fermi per un problema evitabile.

Le istituzioni, da Bruxelles in giù, stanno cercando di modernizzare le regole, renderle più adatte a un parco auto sempre più digitalizzato e… elettrico. Ma questa corsa alla “modernità” porta anche nuove complicazioni: più verifiche, più tecnicismi, e ovviamente, più scartoffie da gestire. C’è anche chi teme che dietro tutto questo ci sia solo un altro modo per fare cassa. Ma magari no.

Intanto, il tema delle frodi, come la manomissione dei contachilometri, è tornato al centro. Perché sì, ancora oggi c’è chi cerca scorciatoie, e chi cerca di chiudere quelle scorciatoie con nuove norme, banche dati condivise e controlli incrociati tra Paesi. Una bella sfida, insomma, anche per i legislatori.

Verso controlli digitali e cooperazione europea

Una parte importante del cambiamento riguarda la digitalizzazione dei documenti. Le revisioni e le immatricolazioni verranno registrate in formato digitale e rese accessibili in tutta l’Unione Europea. In pratica, se fai una revisione in Italia, varrà anche in Germania o Francia. O almeno, questa è l’idea.

Ah, e poi c’è il discorso del contachilometri. Per combattere le frodi, ogni lettura verrà salvata automaticamente in una banca dati nazionale, che poi potrà essere condivisa con altri Stati Ue. Una mossa che dovrebbe scoraggiare chi “ritocca” i chilometri per far sembrare un’auto nuova quando non lo è affatto. Ma il bello viene ora.

Revisione (Depositphotos foto) - www.rally.it
Revisione (Depositphotos foto) – www.rally.it

Revisione delle regole per questi mezzi

Come riporta uominietrasporti.it, il 24 aprile scorso la Commissione Europea ha messo nero su bianco una proposta che, se approvata, cambierà parecchie cose. L’obiettivo è rivedere il cosiddetto “Pacchetto Controlli” del 2014, aggiornandolo a un mondo che nel frattempo è cambiato parecchio. La novità che ha fatto più rumore? La revisione annuale per auto e furgoni con più di dieci anni, e ogni due anni per i camion (i truck), a partire dai sei anni dall’immatricolazione.

Il testo introduce anche test specifici per i veicoli elettrici, e controlli sui software interni, che ormai sono il cuore del mezzo. Ci saranno poi nuove prove per le emissioni, con tecnologie più raffinate in grado di rilevare anche le particelle più fini (e pure i trucchi, tipo centraline manomesse). Tutto questo per stare al passo con i tempi – e con la tecnologia.