RC Auto, svolta clamorosa: ora non serve più a niente | Non rinnovarla più: risparmi e la tua macchina è comunque assicurata
Automobile e soldi risparmiati (Depositphotos foto) - www.rally.it
Anche quando la polizza scade, non tutto è perduto: esiste una situazione che protegge gli automobilisti, ecco come.
Negli ultimi tempi, parlare di assicurazione auto è diventato più complicato del previsto. Sì, perché alcune regole sono cambiate senza troppo clamore e molti automobilisti, anche i più attenti, non si sono accorti delle novità. Fra scadenze, rinnovi e coperture temporanee, è facile fare confusione… o peggio, dimenticarsi qualcosa di importante. E no, non sempre è colpa della distrazione.
Un tempo bastava firmare una volta e poi ci si “dimenticava” dell’assicurazione per anni. Ora non funziona più così: il rinnovo automatico non c’è più e bisogna ricordarsi di rifare tutto ogni volta. Una seccatura? Forse. Ma è anche vero che offre più libertà di scelta a chi vuole cambiare compagnia. Il problema è che non tutti sanno bene come muoversi, e la paura di sbagliare (o di prendere una multa) è dietro l’angolo.
C’è poi da dire che non tutte le situazioni sono uguali. C’è chi usa l’auto ogni giorno e chi la tira fuori solo la domenica, chi la parcheggia in garage e chi la lascia per strada. Tutte queste variabili rendono la gestione dell’assicurazione un bel grattacapo.
E non sapere fino a quando si è realmente coperti può giocare brutti scherzi, soprattutto se si pensa di essere “a posto” e invece… no. Quello che molti non sanno — o dimenticano — è che esiste una specie di “margine di sicurezza” dopo la scadenza. Un periodo in cui si è ancora protetti, anche se la polizza è tecnicamente scaduta. Ma come funziona?
Una regola semisconosciuta che ti salva (quasi) sempre
Da un po’ di tempo a questa parte, niente più rinnovo automatico per l’RC auto, come riporta anche Generali.it. In pratica: alla scadenza tocca muoversi, altrimenti resti scoperto. Quindi bisogna ricordarsi di rinnovare la polizza ogni anno, scegliendo se rimanere fedeli alla propria compagnia o provare qualcosa di nuovo. Ma ecco il punto interessante: non appena la polizza finisce, scatta un periodo di “respiro”.
Si tratta di 15 giorni — sì, due settimane — in cui l’assicurazione continua a coprirti. È una sorta di proroga gratuita, stabilita per legge (art. 170-bis del Codice delle assicurazioni private). Durante quei 15 giorni, se ti fermano o se succede qualcosa, sei ancora coperto. È come se la polizza non fosse ancora del tutto finita… Un gran bel vantaggio, però attenzione perché è facile dimenticarsene e pensare che duri di più.

Che succede oltre quel limite
Passati i famosi 15 giorni, cambia tutto. Senza un nuovo contratto, sei ufficialmente fuori regola. E le conseguenze non sono leggere: multe salate, sequestro del veicolo e perfino la sospensione della patente se la cosa si ripete (ehi, sì, succede davvero). È l’articolo 193 del Codice della Strada a fissare le regole.
E se fai un incidente con l’assicurazione scaduta da più di 15 giorni? Beh, lì si fa dura. Il risarcimento non è garantito, ma per fortuna esiste un’ancora di salvezza: il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, gestito da Consap. Questo fondo interviene nei casi-limite, come quando chi ha causato il danno è senza assicurazione. Però ecco, meglio non arrivarci. Conviene ricordarsi di rinnovare. Sempre.
