Rivoluzione cartelli stradali, da oggi sono tutti verdi | Se non sai cosa significano la multa è certa

Segnali stradali verdi (Depositphotos foto) - www.rally.it

Segnali stradali verdi (Depositphotos foto) - www.rally.it

Cartelli stradali tutti verdi e facili da fraintendere: sembrano innocui, ma se non sai cosa indicano potresti rischiare una multa.

Guidare, per molti, è una routine. Ci si infila in macchina, si mette la freccia, si controllano gli specchietti… e si va. Ma i cartelli stradali? Quelli quasi non li vediamo più, li abbiamo interiorizzati. Riconosci subito un limite di velocità, un divieto d’accesso, una precedenza. Tutto codificato, chiaro, insomma: è tutto lì da sempre. Ma qualcosa sta cambiando.

In alcune zone, chi si mette al volante potrebbe notare un particolare curioso. Segnali diversi, con un bordo verde che salta subito all’occhio. Ma che roba è? Non è un’insegna pubblicitaria, e no, non è un nuovo tipo di autovelox mimetizzato. Sono cartelli ufficiali. Solo che… non dicono quello che immagini.

In effetti, questi segnali non impongono nulla. Non ti ordinano di rallentare, non ti minacciano con multe. Ti “suggeriscono”, ecco. Una via di mezzo tra un consiglio di un amico e un’indicazione stradale. Una roba strana, a dire il vero. Eppure sembra funzionare, almeno secondo chi li ha già messi in giro.

La domanda sorge spontanea: cosa ci sta dietro a tutto questo? È solo una moda? Oppure si tratta di una vera strategia per migliorare la guida, la sicurezza e – perché no – anche la vita di chi viaggia ogni giorno tra traffico e imprevisti?

Sembra solo un dettaglio, ma cambia tutto

Ecco il punto: questi cartelli col bordo verde non sono un vezzo grafico. Non obbligano a nulla, ma indicano una velocità consigliata in certi tratti: magari vicino a una scuola, in un centro storico affollato o su una curva dove è facile fare un volo fuori strada.

L’obiettivo è duplice: da un lato, ridurre gli incidenti, dall’altro rendere più fluido il traffico, senza ingorghi improvvisi o frenate a secco. E, sorpresa: se superi la velocità consigliata, nessuno ti ferma. Nessuna multa, purché tu non superi il limite massimo previsto.

Traffico in autostrada (Pixabay foto) - www.rally.it
Traffico in autostrada (Pixabay foto) – www.rally.it

Dove sono presenti

Come riporta autoblog.it, questi segnali sono già adottati in Francia, Regno Unito e Spagna, ma non in Italia. In realtà, pure da noi esistono segnali che suggeriscono di rallentare. Solo che sono quei cartelli blu, quadrati, con numeri bianchi. Li trovi spesso in autostrada, magari prima di una curva stretta o in tratti in cui conviene andarci piano. Però – diciamolo – non sono così chiari. Cioè, molti li confondono con cartelli obbligatori.

Ecco perché l’idea di adottare anche qui il bordo verde non è poi così campata per aria. Potrebbe aiutare chi guida a capire al volo quando serve più attenzione, senza confondersi tra limiti imposti e consigli di buonsenso. E magari, con un linguaggio più uniforme in tutta Europa, guidare da un paese all’altro diventerebbe un po’ meno stressante.