UFFICIALE, addio al bollo auto: lo ha annunciato il governo | Finalmente gli italiani possono festeggiare

Bollo auto da non pagare (Depositphotos foto) - www.rally.it

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Una svolta attesa da anni rimette al centro il rapporto tra fisco e automobilisti, riaccendendo il dibattito su tasse e giustizia.

In Italia, ogni volta che si parla di tasse sulle auto, il clima si surriscalda. Non si tratta solo di pagare, ma di come si paga e perché. Le imposte legate ai veicoli sono da sempre un nervo scoperto, qualcosa che coinvolge molto più del semplice portafoglio.

Mobilità, ambiente, senso di giustizia: tutto finisce nel calderone del dibattito, con toni spesso polemici e poco costruttivi. Molti hanno sempre visto certe tasse come sproporzionate. E questo alimenta quella fastidiosa sensazione di essere presi di mira, in modo arbitrario.

Negli anni se n’è parlato tanto. Promesse, annunci, discussioni parlamentari. Ma alla fine, nella pratica, è cambiato poco o niente. Ogni tentativo di revisione si è scontrato con la classica mancanza di coperture o con ostacoli burocratici infiniti. Risultato? Un sistema che in molti reputano superato è rimasto lì, immobile. Come se nessuno avesse davvero la forza — o la voglia — di metterci mano.

Eppure, la pressione non è mai calata. Associazioni, automobilisti, politici (alcuni almeno) hanno continuato a spingere per una riforma vera. Di quelle che non si limitano a un ritocchino cosmetico. Ogni tanto, qualche voce fuori dal coro riusciva a far notizia, ma senza che seguisse qualcosa di concreto. Ora però… qualcosa sembra davvero essersi mosso.

Un cambiamento che potrebbe fare storia

Secondo quanto detto qualche tempo fa, il primo passo arriverà presto. A confermarlo è stato anche il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, che pare stia già lavorando alla questione. L’idea è di alzare la soglia oltre la quale scatta l’imposta, per poi — piano piano — arrivare all’eliminazione completa. Niente salti nel buio, ma una strategia a tappe.

Già nel 2023, con il via libera alla “Delega al governo per la riforma fiscale”, il Parlamento aveva messo nero su bianco l’intenzione di superare l’addizionale sulla tassa automobilistica, senza pesare di più sul bilancio pubblico. La notizia arriva come una ventata d’aria fresca in un settore che, da troppo tempo, aspetta una scossa vera.

Bollo auto (Pixabay foto) - www.rally.it
Bollo auto (Pixabay foto) – www.rally.it

Una presa di posizione che fa discutere

A rompere questo immobilismo è stato Matteo Salvini, durante l’Automotive Dealer Day a Verona. Come riporta quattroruote.it, il ministro dei Trasporti è stato piuttosto chiaro: l’abolizione del superbollo non è più solo un’idea, ma un’ipotesi concreta su cui il governo sta lavorando. Una frase su tutte ha fatto il giro delle redazioni: “Possiamo coprire i 200 milioni di euro con un semplice decreto ministeriale”.

La tassa, che colpisce chi guida auto con più di 252 cavalli, è da sempre oggetto di critiche. Salvini ha anche precisato che l’intenzione non è certo quella di “premiare chi ha la Ferrari”, ma piuttosto di redistribuire ricchezza attraverso la produzione e la vendita di quelle stesse auto.