Trema la Ferrari: Leclerc e Hamilton ai ferri corti | A Maranello volano le accuse tra i due piloti

Lewis Hamilton (Depositphotos foto) - www.rally.it

Lewis Hamilton (Depositphotos foto) - www.rally.it

Il clima in casa Ferrari si fa incandescente tra tensioni, sospetti e un equilibrio sempre più fragile: ecco cosa succede.

Nel circus della Formula 1 basta un niente per far saltare gli equilibri. Un pezzo montato fuori tempo, un commento sfuggito ai microfoni, una scelta strategica un po’ azzardata… e si scatena un putiferio. Ecco, in casa Ferrari l’aria si sta facendo pesante. Tensione, aspettative alle stelle e risultati così così: la miscela perfetta per far traballare anche il team più blasonato.

Quando hai due piloti forti — anzi, fortissimi — nello stesso box, il rischio che scattino scintille è sempre dietro l’angolo. Ma non è solo una questione di ego o rivalità. C’è di mezzo la fiducia, la percezione di essere trattati allo stesso modo, e di avere le stesse armi per combattere. Quando uno dei due inizia a pensare il contrario, è un attimo e tutto si complica.

A Maranello ci si è spesi parecchio ultimamente sugli sviluppi, sulle modifiche, sulle famose “evoluzioni” tecniche. Però ogni passo avanti sembra portare con sé un paio di passi indietro, o comunque parecchie domande senza risposta. E in un team sotto la lente d’ingrandimento h24, pure un silenzio può diventare sospetto. Anzi, spesso lo è più di una dichiarazione.

Poi c’è la questione interna, quella che non si vede ma si sente. Se manca l’armonia, se la squadra non gira compatta, anche la macchina migliore non basta. Soprattutto in un campionato come questo, dove la concorrenza – McLaren su tutte – sta facendo sul serio e la Rossa non può più permettersi tensioni fuori pista. Né dentro al box.

Qualcosa si è rotto e si vede

Il weekend a Spa è stato, beh, un disastro per Hamilton. Un errore dietro l’altro, sia nelle qualifiche che in gara. Ma il peggio forse è arrivato fuori dalla pista, quando ha lasciato intendere che Leclerc avrebbe ricevuto nuovi componenti prima di lui. Un’uscita che ha sollevato un bel po’ di polvere. Ah, poi ha chiesto scusa eh, dando la colpa a sé stesso. Ma la frittata, ormai, era fatta.

Parole che hanno messo in imbarazzo il team, perché gettano ombre sulla gestione interna. E anche se Vasseur ha provato a buttare acqua sul fuoco (“deve solo stare tranquillo”, ha detto), ormai la cosa era già finita sui giornali. Con Leclerc che, da parte sua, sembra viaggiare sereno, almeno a parole. Ma da dove nasce la polemica?

Leclerc (Depositphotos foto) - www.rally.it
Leclerc (Depositphotos foto) – www.rally.it

Dietro il nervosismo, un sospetto difficile da ignorare

Il Corriere della Sera ha spiegato che la polemica nasce da un pacchetto di aggiornamenti — a quanto pare aerodinamici — introdotti già in Canada. Secondo Hamilton, Leclerc li ha potuti provare prima, e questo avrebbe condizionato anche il suo weekend belga. Insomma, un’accusa velata, ma neanche troppo.

Poi certo, Hamilton ha fatto marcia indietro, dicendo che è stato tutto colpa sua. Però il dubbio resta. E se nel box iniziano a girare certe voci, l’atmosfera si fa pesante. Leclerc continua a sorridere (forse anche per un terzo posto strappato con grinta), ma Lewis… sembra perso. Un po’ spaesato, a tratti quasi frustrato. E quando uno come lui — sette titoli mondiali sul curriculum — comincia a dare segni di cedimento, qualcosa non torna.