Parcheggi auto, 40€ per mezz’ora: nei supermercati italiani arriva la maxi tassa | Scoppia lo scandalo

Parcheggio al supermercato (Depositphotos foto) - www.rally.it

Parcheggio al supermercato (Depositphotos foto) - www.rally.it

Soste brevi, multe salate e tanta confusione: nei parcheggi dei supermercati qualcosa non torna, ecco cosa succede.

Trovare parcheggio, ormai, è diventata quasi un’impresa. E non solo nei centri storici. Anche nei pressi dei supermercati, dove una volta si parcheggiava senza troppe paranoie, oggi la faccenda si fa più… spinosa. In mezzo a sistemi automatizzati, regole poco leggibili e tante – troppe – sorprese, capita sempre più spesso che chi va a fare la spesa si ritrovi coinvolto in situazioni, diciamo così, spiacevoli.

La semplicità di un parcheggio gratuito sta lentamente lasciando il posto a un mix di controlli digitali e confusione normativa. Non è solo una questione di tecnologia. Anzi, in teoria l’automazione dovrebbe facilitare le cose.

Ma quando mancano indicazioni precise o cartelli ben visibili, il rischio è che l’innovazione si trasformi in un boomerang. Alcuni sistemi, per quanto evoluti, sembrano messi lì più per sorprendere l’automobilista che per aiutarlo davvero.

Mancano tanti elementi che dovrebbero essere chiari, e alla fine chi parcheggia spesso non ha modo di capire se sta rispettando o meno le regole. C’è poi un altro nodo. Ogni città – e ogni parcheggio, a dirla tutta – sembra avere le sue regole.

Regole poco chiare e confusione

Tutto questo genera una giungla difficile da orientare. Il cittadino medio, che magari deve solo prendere due cose al volo, finisce per ritrovarsi in situazioni in cui non sa nemmeno di aver fatto qualcosa di sbagliato. Finché non arriva una sorpresa nella cassetta della posta.

E qui entrano in scena le associazioni dei consumatori, che iniziano a ricevere segnalazioni a raffica. Chiarezza, trasparenza, diritto all’informazione: sono questi i concetti che tornano di più nelle denunce. Perché se un sistema è automatizzato ma non ti dice in modo chiaro come funziona, il rischio è che si trasformi in un problema invece che in una comodità.

Parcheggio sotterraneo (Depositphotos foto) - www.rally.it
Parcheggio sotterraneo (Depositphotos foto) – www.rally.it

Quando il parcheggio diventa un grattacapo

Proprio da queste situazioni nasce il caso che sta facendo discutere in tutta Italia. Come riporta Altroconsumo, si tratta dei parcheggi gestiti dalla società tedesca Parkdepot, presenti vicino a vari supermercati e centri commerciali. Il meccanismo è semplice – in teoria: la prima ora è gratuita, dopodiché parte una sanzione da 40 euro. Ma il vero punto critico è un altro: manca del tutto un sistema chiaro per sapere quanto tempo si è rimasti.

La cosa funziona così: non ci sono sbarre, né biglietti, né ticket da prendere all’ingresso. Solo delle telecamere che leggono la targa. Peccato però che – come segnalano numerosi utenti tramite Reclama Facile – non esista un modo pratico per sapere quanto tempo è passato. Non ci sono avvisi, né app con timer visibili. E quindi si parcheggia, si fa la spesa, si torna a casa… e dopo qualche giorno arriva la lettera. La situazione è presente e ha fatto sorgere la polemica anche in molti punti vendita di Roma, come riporta La Repubblica.