Ferrari, arriva la sentenza: “Vincere è impossibile” | Maranello trema, la stagione sarà un fallimento
Ferrari in corsa (Depositphotos foto) - www.rally.it
Le parole di Leclerc accendono il dibattito sul futuro della Rossa: tra fedeltà incrollabile e sogni irrealizzati.
Nel mondo della Formula 1 non conta solo andare forte. C’è tutto un universo dietro: simboli, emozioni, fedeltà. E se c’è un team che incarna tutto questo, è la Ferrari. Non è solo questione di vittorie. È sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Lasciare Maranello? Per alcuni è un’opzione impensabile. Anche quando le cose non vanno come dovrebbero. Indossare il rosso Ferrari ha un peso diverso, non è solo un contratto o una macchina veloce. È un legame, è tradizione. Per molti, anche quando la tentazione di andare altrove è forte, rimanere significa restare fedeli a un sogno d’infanzia.
Chiaro, però, che la pazienza ha un limite. Le altre scuderie si muovono, investono, vincono. E intanto a Maranello si rincorrono i “forse” e i “quasi”. Anno dopo anno. La concorrenza cresce, i regolamenti cambiano e chi resta fermo, anche solo per un attimo, rischia di restare indietro. Anzi, più che rischio, ormai è quasi certezza.
E quindi la domanda resta: restare per cosa, esattamente? Perché chi sceglie di continuare a guidare una macchina che non dà certezze, evidentemente ha un motivo che va oltre il podio. C’è chi resta per orgoglio, chi per amore. E poi c’è Leclerc.
Un legame che va oltre i numeri
Proprio lui, Charles Leclerc, lo ha detto chiaro e tondo in una recente chiacchierata con Carlo Vanzini, voce storica di Sky Sport F1, come riporta Everyeye. Mentre tutti parlano di addii e strategie future, lui resta lì, saldo al suo posto. “Io guido la Ferrari, e questo vale tantissimo”, ha risposto a chi gli faceva notare che Verstappen ha già portato a casa quattro mondiali e che quest’anno, forse, sarà il turno di Norris o Piastri.
Parole che suonano come una dichiarazione d’amore, senza giri di parole. Leclerc, dal 2019 a oggi, ne ha passate tante in rosso. Alti, bassi e anche un secondo posto nel 2022, ma mai quel titolo che tutti si aspettavano. Eppure, resta. Perché per lui guidare una Ferrari conta più del palmarès. Parole sue. Ma c’è di più.

Una frase particolare
La frase che ha fatto discutere, però, è arrivata subito dopo. Vanzini gli chiede: “Vale più di un titolo?”. E Charles, senza nemmeno pensarci troppo: “Per me sicuramente!”. Stop. Una risposta secca, che suona un po’ come una rinuncia, ma anche come una sfida. È come se avesse detto: “Non vinco? Pazienza. Ma sono qui, con la squadra che amo”.
Sei stagioni, nessun mondiale. E forse neanche una vera possibilità di vincerlo. Una macchina che non è mai stata davvero al top, tolto il 2022. Ma ora si guarda avanti, al 2026, quando i regolamenti cambieranno e forse — forse — cambierà anche tutto il resto. E lì, magari, Leclerc potrà giocarsi qualcosa di più.
