Scandalo incentivi, partono da settembre ma non saranno per tutti | Il governo ha deciso: in milioni a bocca asciutte

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni incentivi auto (Governo.it e Canva foto) - www.rally.it

Incentivi in arrivo a settembre, ma l’accesso sarà vincolato a requisiti stringenti e non tutti potranno beneficiarne.

Per chi sperava in un’estate di svolta nella mobilità sostenibile, il 2025 si è rivelato un anno piuttosto avaro di buone notizie. Dopo un primo semestre privo di incentivi statali sull’acquisto di auto elettriche, molti automobilisti hanno rimandato ogni decisione, in attesa di novità concrete da parte del governo.

La crescita delle auto a batteria in Italia continua a essere frenata da ostacoli strutturali: pochi punti di ricarica, costi elevati e incentivi a singhiozzo.

Le città si confermano al centro delle strategie ambientali nazionali. Le politiche di mobilità si stanno orientando verso soluzioni mirate alle aree più critiche per la qualità dell’aria. In questo scenario, l’attenzione si è spostata sulle cosiddette “aree urbane funzionali”, un concetto che può sembrare tecnico, ma che nei prossimi mesi avrà forti conseguenze pratiche per molti italiani.

Mentre si attende l’attivazione della nuova piattaforma informatica per la prenotazione degli incentivi, il rischio è che gran parte della popolazione resti esclusa dai benefici annunciati. I dettagli trapelati finora, infatti, delineano un perimetro di accesso tutt’altro che universale, generando perplessità e aspettative molto diverse tra chi risiede nei grandi centri e chi vive in provincia.

Nuove regole e risorse, ma non per tutti

Come riportato da Italia Oggi, il nuovo Ecobonus per l’acquisto di veicoli elettrici partirà a settembre 2025 e durerà fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento dei fondi. Si tratta di un pacchetto da 600 milioni di euro, finanziato con risorse del PNRR inizialmente previste per le colonnine di ricarica. L’obiettivo è ambizioso: sostituire almeno 39.000 veicoli termici con auto a zero emissioni.

Ma non sarà un bonus per tutti. Gli incentivi saranno destinati esclusivamente ai residenti nelle “Functional Urban Areas” (FUA), cioè città e aree di pendolarismo secondo la definizione dell’Istat. Inoltre, sarà obbligatoria la rottamazione di un veicolo termico intestato da almeno 12 mesi.

Auto
Incentivi auto elettriche (Canva foto) – www.rally.it

Chi può ottenerli e quali sono gli importi

Le categorie ammesse includono persone fisiche e microimprese, ma a condizioni molto precise. I privati dovranno acquistare un’auto elettrica nuova di categoria M1, con un ISEE inferiore a 40.000 euro. Gli importi varieranno da 9.000 a 11.000 euro, a seconda della fascia ISEE, sempre con obbligo di rottamazione. Le microimprese potranno accedere a un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto, fino a 20.000 euro, per veicoli commerciali elettrici.

Chi resta escluso? Tutti coloro che non risiedono in una FUA, non posseggono un’auto da rottamare o non rientrano nei limiti ISEE richiesti. Un limite che lascia, come suggerisce il titolo, milioni di italiani a bocca asciutta, nonostante la portata della misura e la pressione crescente per una transizione ecologica reale. La distribuzione geografica dei fondi, di fatto, favorirà le aree metropolitane, accentuando il divario con le zone periferiche.