UFFICIALE, via la patente agli anziani: dopo questa età puoi solo andare in pullman | Scatta la legge “Solo giovani alla guida”
Anziani alla guida (Depositphotos foto) - www.rally.it
Regole di guida in cambiamento: il nuovo dibattito sull’età, tra sicurezza stradale e libertà di movimento personale.
Negli ultimi tempi, la sicurezza sulle strade è tornata a far parlare parecchio. Non è solo una questione di numeri e grafici: dietro ci sono storie, episodi e situazioni che mettono tutti davanti alla stessa domanda. Quanto conta l’età di chi guida nella prevenzione degli incidenti? C’è chi vede la questione come un semplice problema di prudenza, chi invece la considera una sfida di libertà personale. E qui il tema si fa scottante.
Se ne parla anche per colpa – anzi, a causa – di certi incidenti recenti che hanno acceso un campanello d’allarme. Alcuni di questi hanno evidenziato come la prontezza di riflessi e la capacità di restare concentrati al volante possano… ehm… cambiare parecchio col passare degli anni. Ma allora, è giusto mettere dei paletti anagrafici o sarebbe meglio fare test su misura, più legati alla salute e meno alla data di nascita?
All’estero, tanto per fare un paragone, le regole sono un bel miscuglio. Ci sono Paesi che impongono esami più frequenti man mano che si invecchia, altri che invece preferiscono puntare su visite specialistiche e corsi di guida aggiornati. Insomma, non esiste una formula unica e questo la dice lunga su quanto la questione sia… complicata.
Il punto è che non riguarda solo chi ha il volante in mano. Ci sono famiglie, paesi, interi quartieri che dipendono dall’auto per rimanere collegati al resto del mondo. Per molti, perdere la patente significa perdere anche un pezzo di indipendenza. Allo stesso tempo, cresce l’urgenza di rendere le strade più sicure, soprattutto nei tratti a rischio o nelle città dove il traffico è un inferno.
Le reazioni e il nodo più delicato
Come prevedibile, le reazioni sono arrivate in fretta. Gabriele Melluso di Assoutenti ha ricordato che “muoversi liberamente è un diritto fondamentale” e ha proposto controlli periodici basati su criteri medici chiari e aggiornati, piuttosto che limiti fissi solo legati all’età. Carmelo Barbagallo della Uilp, invece, chiede di studiare bene i dati e parlare con le parti sociali prima di qualsiasi cambiamento.
Le statistiche Istat e Aci, citate da ANSA, raccontano comunque un quadro netto: nel 2024, il tasso di mortalità più alto sulle strade riguarda la fascia 85-89 anni, con 103,8 morti ogni milione di abitanti, seguita a sorpresa dai giovani tra i 20 e i 24 anni. Dati che fanno discutere, e parecchio, su come bilanciare sicurezza e libertà di movimento senza discriminare un’intera generazione.

Una proposta che divide subito l’opinione pubblica
Proprio in questi giorni, come riporta anche Virgilio.it, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha fatto sapere che sta pensando a un cambiamento nelle regole per il rinnovo della patente dopo una certa età. Intervistato da Rtl 102.5, ha spiegato che non è una questione di sensazioni, ma di “numeri concreti” legati all’aumento di incidenti con protagonisti conducenti anziani.
Anche il Pd non sta a guardare: Anthony Barbagallo, capogruppo in Commissione Trasporti, ha ripescato un’idea già tentata in passato, cioè obbligare chi compie 80 anni a rifare sia l’esame teorico che quello pratico per poter continuare a guidare. La proposta era stata bocciata qualche tempo fa, ma adesso potrebbe tornare sul tavolo.
