Volkswagen, alla fine del 2026 si chiude tutto: è arrivato il comunicato UFFICIALE | Il CEO ha preso la decisione

Stabilimento Volkswagen (Depositphotos foto) - www.rally.it

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Una decisione ufficiale segna la chiusura definitiva di un’era in casa Volkswagen: ecco cosa sta succedendo.

Negli ultimi anni il mondo dell’auto è stato letteralmente sconvolto da cambiamenti rapidi e, a tratti, imprevedibili. Le case costruttrici non possono più permettersi di restare ferme: c’è bisogno di un rinnovo costante.

Tra leggi anti-inquinamento, nuove tecnologie e gusti dei clienti che cambiano alla velocità della luce, anche realtà “intoccabili” finiscono per… beh, sparire. Niente è più eterno, nemmeno coloro che per decenni sono stati un punto di riferimento.

E non stiamo parlando di piccole realtà. Pure i marchi più solidi e conosciuti si trovano davanti a decisioni che fanno storcere il naso a tanti appassionati. Negli stabilimenti europei si respira un’aria strana: ogni nuovo progetto può significare la nascita di un’icona… o la fine di un capitolo storico.

E quando si parla di addii, per i fan non è mai solo una questione di schede tecniche: c’è dentro anche un po’ di cuore. Ci sono realtà che non hanno conquistato solo il mercato, ma anche la memoria di chi le ha guidate.

Grande tristezza

Hanno lasciato un segno, ecco. Per questo quando arriva la notizia che stanno per dirci addio, il sentimento è un mix di malinconia e curiosità per capire cosa verrà dopo. Si pensa a come è cambiato il design, a come certe linee o certi interni non torneranno più… almeno non uguali.

Le ragioni dietro a queste scelte non sempre si riducono alle vendite. Anzi. Ci sono logiche di ristrutturazione interna, collaborazioni con altri brand, o semplicemente la volontà di investire in tecnologie nuove che richiedono spazio e risorse.

Il Touareg (Wolkswagen newsroom foto) - www.rally.it
Il Touareg (Wolkswagen newsroom foto) – www.rally.it

Un cambio di direzione bello deciso

Come riportato da Virgilio Motori, questa volta il discorso riguarda uno dei SUV più iconici della casa di Wolfsburg. Dopo più di vent’anni di onorata carriera, il calendario segna il 2026 come data d’addio. E non finisce qui: pare che pure un altro modello, più recente e con un’anima elettrica, sia sulla lista delle uscite. La strategia è chiara: riorganizzare la gamma dall’alto verso il basso. In cima alla piramide salirà il Tayron, un SUV a 7 posti disponibile in varie salse – benzina, diesel e plug-in hybrid – e con un prezzo molto più abbordabile rispetto all’attuale top di gamma.

Il protagonista di questo addio è il Volkswagen Touareg, arrivato nei concessionari nel lontano 2002. Nato grazie alla collaborazione con Porsche e Audi, condivide la base tecnica con Cayenne e Q7. In questi anni si è costruito una reputazione di mezzo potente e instancabile, capace di affrontare l’asfalto e il fuoristrada con la stessa sicurezza. Tre generazioni, un palmarès alla Dakar, e il ruolo di ammiraglia dopo la pensione della Phaeton. Il Touareg è stato un po’ tutto: un’auto di rappresentanza, un fuoristrada di razza, un laboratorio di tecnologia. Ma a fine 2026, le sue linee usciranno di scena per lasciare spazio alla nuova fase del marchio.