ULTIM’ORA: cancellato il fermo amministrativo, non possono più fartelo | Devi solo portare un foglio per evitarlo a vita
Eliminare il fermo amministrativo (Canva-Freepik foto) - www.rally.it
Definitiva parola fine al procedimento del fermo amministrativo? C’è possibilità di scampare alla restrizione
Diversi enti possono procedere con il provvedimento noto come fermo amministrativo nei confronti di un dato cittadino che ha mancato di saldare una determinata somma di debiti, impedendogli, di fatto, l’utilizzo del proprio veicolo.
Ad applicare il fermo amministrativo è generalmente l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, che rientra nella ben più ampia famiglia del Fisco, ma tale possibilità è tra le facoltà anche di altre categorie di creditori pubblici, tra i quali i Comuni.
Precedentemente al fermo effettivo, tuttavia, il soggetto interessato dal provvedimento riceve una comunicazione di preavviso 30 giorni prima, in modo da fornire allo stesso il tempo necessario o per saldare la somma necessaria o per procedere con una contestazione.
Terminati i 30 giorni di tempo, si procede con la registrazione del provvedimento presso il Pubblico Registro Automobilistico; a seguito di tale procedimento non ci sarà più possibilità alcuna per il soggetto di fruire del proprio veicolo.
A chi è estesa la possibilità?
Eliminare il fermo amministrativo è concretamente possibile? La risposta è affermativa, ma è immediatamente significativo evidenziare come l’opportunità sia percorribile soltanto dai lavoratori autonomi e dalle imprese, lasciando, di fatto, a bocca asciutta i lavoratori dipendenti.
Per comprendere come le categorie sopracitate potranno procedere è importante attenzionare l‘articolo 86, comma 2, del DPR n. 602/1973, che a seguito della modifica a cui è stato soggetto nel 2013, stabilisce come il fermo amministrativo può risultare non iscritto esclusivamente nel caso in cui il cittadino interessato dal procedimento dimostra che il veicolo sia indispensabile nello svolgimento della professione o dell’attività d’impresa, il tutto entro 30 giorni successivi al ricevimento del preavviso di iscrizione.

Come procedere opportunamente?
L’obbligo per i cittadini è dunque quello di procedere al compilamento del modello F2, ossia dell’Istanza di “annullamento preavviso fermo bene strumentale”, fornendo le proprie generalità e il proprio codice fiscale, che aiuteranno a comprendere se si è effettivamente titolari della ditta o soltanto rappresentanti legali della stessa, aggiungendo poi il proprio recapito, telefonico, mail o indirizzo, i dati del veicolo sottoposto a fermo e gli estremi del preavviso ricevuto e la dichiarazione che attesti l’impiego del video come strumentale all’attività, dunque “inerente e funzionale” all’esercizio della stessa.
Alla dichiarazione sarà necessario allegare una specifica documentazione, consistente, entrando nello specifico, in libretto o carta circolazione, al quale vanno aggiunti il certificato di attribuzione della partita IVA e la contabilità aziendale, con riferimento in particolare al registro degli acquisti, che aiuteranno a fornire ulteriori informazioni circa l’attività svolta. Inviando il modello compilato e la documentazione corrispondente all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, sarà possibile dichiarare che il veicolo sottoposto a fermo sia effettivamente indispensabile per lavorare. Lo scrive La Legge per Tutti.
