Elon Musk, altro che Tesla: nel suo garage le auto più potenti (e costose) di sempre | Le elettriche le vende solo, non le guida
Elon Musk (Wikipedia Justin Pacheco foto) - www.rally.it
Un garage che racconta la storia di un imprenditore fuori dagli schemi e della sua passione per modelli unici.
Nel mondo delle quattro ruote, alcuni garage non sono semplici luoghi dove parcheggiare un’auto, ma veri e propri scrigni di storie, aneddoti e sorprese. Quello di Elon Musk rientra in questa categoria, con un assortimento che riflette una personalità eccentrica e imprevedibile, capace di passare da un’icona storica a una supercar da capogiro.
Chi conosce Musk sa che ogni sua scelta è tutt’altro che casuale. Dietro al cofano di ogni modello custodito in casa sua si nasconde un episodio curioso o un momento significativo della sua carriera. In certi casi si tratta di pezzi unici, introvabili o legati a episodi cinematografici che hanno lasciato il segno.
Il valore complessivo di queste auto va ben oltre il loro prezzo di listino. C’è un mix di collezionismo, nostalgia e innovazione che le rende speciali, creando un percorso che parte dalle prime esperienze di guida fino ai modelli più recenti. In questo mosaico, il lusso convive con scelte sentimentali e invenzioni nate da esigenze reali.
Alcuni di questi modelli non sono soltanto mezzi di trasporto: hanno ispirato soluzioni tecniche oggi adottate da Tesla o sono entrati in orbita, letteralmente. In altri casi, sono testimonianze di una fase della vita di Musk, dal primo impiego fino ai successi imprenditoriali, con un filo conduttore fatto di passione per la velocità e curiosità senza confini.
Un viaggio tra motori e ricordi
Come racconta Motorimagazine, la collezione di Elon Musk spazia dalle prime utilitarie acquistate in gioventù fino a esemplari rari come la McLaren F1 o il Ford Model T degli anni ’20, regalo di un amico. Ogni veicolo ha una storia: dalla BMW 320i del 1978 comprata per pochi dollari e portata all’esaurimento, fino alla Jaguar E-Type Roadster del 1967, arrivata in pessime condizioni ma poi restaurata.
Non mancano le ispirazioni dirette: l’Audi Q7, ad esempio, con le sue portiere posteriori scomode, spinse Musk a sviluppare le Falcon Wings per la Model X. E ci sono pezzi di pura cultura pop, come la Lotus Esprit di 007 – La spia che mi amava, acquistata all’asta per un milione di dollari.

Il cuore ruggente del suo garage
Oltre alle auto storiche e da collezione, il garage di Musk ospita modelli che incarnano potenza e innovazione. La McLaren F1, con soli 106 esemplari al mondo, è una delle sue gemme più rare, mentre la Porsche 911 Turbo testimonia la sua passione per la guida sportiva, nonostante i consumi elevati.
Tra le vetture più legate alla sua attività, spiccano le Tesla. La Roadster, primo modello prodotto dall’azienda, è diventata famosa quando Musk decise di lanciarla nello spazio a bordo di un razzo, accompagnata dal manichino “Starman”. Oggi, invece, è la Tesla Model S Performance la sua compagna più frequente su strada, segno che, oltre a venderle, le auto elettriche le guida eccome.
