ADDIO Autovelox, finalmente ci siamo: da questa data li spengono tutti, è stata approvata la nuova legge

Autovelox e novità (Depositphotos foto) - www.rally.it

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Stop improvviso agli autovelox: una nuova normativa in stallo potrebbe bloccare tutti i dispositivi in Italia a partire da questa data.

Negli ultimi tempi, chi si mette al volante avrà notato che si parla sempre più spesso di sicurezza sulle strade. Non è solo una questione di incidenti, ma anche di controlli, regole e—sì, diciamolo—di autovelox ovunque. Quei piccoli scatoloni grigi sono diventati quasi parte del paesaggio, eppure dietro la loro presenza c’è un mondo di norme, approvazioni e burocrazia. E qualcosa, ora, sembra essersi inceppato.

C’è da dire che il rapporto tra automobilisti e autovelox non è mai stato proprio… sereno. C’è chi li ritiene indispensabili per la sicurezza, e chi invece li vede come strumenti pensati solo per far cassa. Di conseguenza, ogni volta che esce una novità su questi dispositivi, si alza subito un bel polverone. Stavolta però la questione è più grossa del solito, e ha a che fare con la legge, i moduli (maledetti moduli!) e soprattutto una scadenza che si avvicina.

Anche i Comuni, dal canto loro, non se la passano meglio. Perché dietro ogni autovelox c’è un lavoro enorme: dalla posa alla taratura, fino all’omologazione. Tutto deve essere registrato e trasmesso correttamente, e spesso mancano le risorse per farlo. E poi—aggiungiamolo—le regole cambiano così spesso che nemmeno gli addetti ai lavori riescono a starci dietro. Figuriamoci i cittadini.

Ecco perché, tra un rinvio e l’altro, è emersa una nuova situazione che ha fatto drizzare le antenne un po’ a tutti. Non si tratta solo di multe o di cartelli poco visibili: stavolta c’è in ballo qualcosa di molto più ampio, che tocca l’intero sistema di controllo stradale italiano.

Una burocrazia che rischia di mandare tutto in tilt

Tutto ruota attorno a una nuova norma contenuta nel cosiddetto decreto infrastrutture. Questo decreto impone, a Regioni, Province e Comuni, di inviare al Ministero un censimento dettagliato di ogni autovelox: posizione esatta, caratteristiche tecniche, stato di omologazione e via dicendo. Un lavoro titanico, che richiederebbe un modulo digitale ad hoc… che però, al momento, non esiste ancora.

Il problema? Il decreto attuativo che dovrebbe accompagnare tutto questo meccanismo è ancora fermo. Bloccato. In ritardo. Il Codacons, che ha denunciato pubblicamente la situazione, parla di un “contesto paradossale”. E se entro il 19 agosto non verrà pubblicato questo benedetto decreto, potrebbe succede qualcosa di inaspettato.

Autovelox (Pexels foto) - www.rally.it
Autovelox (Pexels foto) – www.rally.it

Ecco cosa potrebbe succedere

La conseguenza più concreta è semplice quanto incredibile: dal 18 ottobre potremmo trovarci senza autovelox attivi su tutto il territorio nazionale. Questo aprirebbe le porte a una valanga di ricorsi, contestazioni e—perché no—multe annullate in massa. Il tutto mentre le amministrazioni rischierebbero di perdere entrate importanti per i loro bilanci già traballanti.

E non è finita. Già nel 2024, la Cassazione aveva stabilito che le multe da dispositivi non omologati erano nulle. E secondo il Codacons, oggi siamo messi ancora peggio: circa il 60% degli autovelox fissi e oltre il 67% di quelli mobili sarebbero fuori norma. Un caos vero, che potrebbe trasformarsi in un cortocircuito legale senza precedenti. Tutto questo è stato riportato da Autoblog.it, che ha fatto il punto su una situazione tanto intricata quanto esplosiva.