Mercato auto, la Cina non è più il nemico: senza di lei l’Europa crollerà a picco | Il nuovo studio rivela l’amara verità
Concessionaria auto (Depositphotos foto) - www.rally.it
La svolta inattesa del mercato auto passa dalla Cina: l’alleanza strategica che può salvare l’industria europea.
Negli ultimi tempi, il settore auto in Europa ha iniziato a scricchiolare. Un po’ per la crisi energetica, un po’ per la transizione ecologica che corre più veloce di quanto ci si aspettasse, il punto è che i vecchi schemi iniziano a non funzionare più. Le case automobilistiche sono in cerca di nuove strade, e lo fanno anche guardando a partner lontani. Anzi, lontanissimi. Tipo… dall’altra parte del mondo.
A un certo punto, ci si è accorti che le start-up, soprattutto quelle asiatiche, si muovono più agili, più snelle. Hanno meno vincoli e più fame, e stanno riscrivendo le regole del gioco. In Europa si inizia a notare, eccome. Anche i giganti storici si stanno chiedendo se non sia il caso di smettere di guardarle con sospetto, e iniziare a farci affari seri.
Un tempo la Cina, nel settore auto, era vista un po’ come il rivale da battere. Ora invece la narrativa sembra cambiata. Non si parla più di concorrenza spietata, ma di alleanze indispensabili. La crisi delle vendite e la corsa all’elettrico stanno forzando decisioni rapide, e a volte pure dolorose.
In mezzo a tutto questo, alcune partnership improbabili iniziano ad avere un senso. C’è chi parla apertamente di dipendenza tecnologica. Altri preferiscono il termine “collaborazione strategica”. Comunque la si voglia mettere, l’Europa sta iniziando a stringere la mano proprio a chi, fino a poco fa, considerava un ostacolo.
Nuove dinamiche che ribaltano gli schemi
Il gruppo Stellantis non se la sta passando benissimo: nel primo semestre del 2025 le vendite sono calate del 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Però — e qui arriva la sorpresa — uno dei brand che fanno parte del gruppo ha iniziato a brillare. Si chiama Leapmotor. È cinese, giovanissima (nata nel 2015), ed è entrata da poco nel mercato europeo. Ma sta già lasciando il segno.
Dietro al successo, c’è una strategia abbastanza chiara: fare quasi tutto “in casa”. Leapmotor, fin dall’inizio, ha deciso di produrre internamente gran parte dei componenti, evitando di dipendere da fornitori esterni. Questo ha significato più controllo sui costi e la possibilità di investire pesante in ricerca. Ah, e poi c’è il dettaglio — non da poco — di una gamma di auto economiche, che in Cina (con l’economia che rallenta) stanno andando a ruba. Ora veniamo al punto.

Una partnership che cambia le regole del gioco
Stellantis ha comprato il 20% di Leapmotor nel 2023, come riporta insideevs.it. Ma non finisce lì: poco dopo si è portata a casa anche il 51% di Leapmotor International, che è il ramo che si occupa delle vendite fuori dalla Cina. Una mossa che potrebbe diventare fondamentale per il futuro del gruppo.
Perché? Perché Leapmotor porta in dote una piattaforma completamente elettrica e tecnologie che Stellantis ancora non ha. In pratica, un’accelerata clamorosa nella corsa verso le zero emissioni. E intanto, mentre si parla di strategie a lungo termine, i numeri iniziano a sorridere: Leapmotor prevede di vendere 500.000 auto entro fine 2025, e la piccola T03 è già l’elettrica più venduta in Italia a luglio. Coincidenze? Forse no.
