ULTIM’ORA: l’Europa cambia idea, abolito lo stop alla benzina del 2035 | È la morte dell’elettrico, la decisione era inevitabile
Benzina e decisioni dell'UE (Canva-Shutterstock foto) - www.rally.it
Un momento di cambiamenti e sconvolgimenti. Un vero e proprio crocevia, che sta dando adito a preoccupazioni e perplessità
L‘Unione Europea si trova correntemente impegnata nell’ambiziosa sfida che dovrà condurre alla riduzione, fino alla progressiva assenza, di emissioni di anidride carbonica e di ulteriori sostanze inquinanti.
I motivi che si celano dietro a questa volontà sono da ricercare, innanzitutto, nel favorire un’economia che risulti essere il più circolare e sostenibile possibile, garantendo, inoltre, indipendenza energetica maggiore nei confronti dei singoli stati.
Per questo, l’UE ha disposto lo stop alla vendita di veicoli dotati di motori endotermici a partire dall’anno 2035. Ciò significa che a partire da questa data sarà possibile condurre vetture presentanti questa caratteristica soltanto se acquistate in precedenza.
Relativamente all’argomento dei carburanti, invece, si sta cominciando a considerare differenti alternative rispetto alla benzina o al gasolio, tradizionalmente impiegati, che potranno essere rappresentati da biocarburanti nel prossimo futuro.
La reazione delle istituzioni
Le case automobilistiche europee, rappresentate dall’ACEA, e i fornitori, rappresentati dalla CLEPA, hanno spedito una lettera all’indirizzo diretto della scrivania di Ursula Von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, concentrando nel messaggio una serie di domande, richieste e proposte circa l’apertura di un dialogo che possa condurre ad una chiarezza maggiore circa il futuro dell’industria automobilista europea.
Nello specifico, il riferimento è al raggiungimento delle ambizioni climatiche delineate dall’Unione Europea, un processo che dovrà avvenire, ci si augura, nel pieno rispetto e con attenzione nella salvaguardia della competitività e della resilienza della catena di approvvigionamento dell’Europa, ricalibrando la linea politica adottata dall’Unione anche in relazione ai mutamenti che hanno riguardato la realtà del Continente sotto il punto di vista economico e geopolitico negli ultimi tempi.

Richieste chiare ed inequivocabili
Il prossimo 12 Settembre 2025 andrà in scena un dialogo strategico, in vista del quale ACEA e CLEPA ribadiscono la volontà di impegnarsi congiuntamente all’UE nel raggiungimento dell’obiettivo delle zero emissioni nocive prodotte dalla combustione dei motori entro l’anno 2050, step realmente ambizioso che segnerebbe, di fatto, la concretizzazione di una transizione totalmente verde.
D’altra parte, però, sia il Presidente ACEA Ola Källenius, sia l’head della CLEPA, Matthias Zink, si sono espressi con perplessità, non nascondendo neppure la frustrazione, nei confronti della mancanza di un “piano politico olistico e pragmatico per la trasformazione dell’industria”, ossia per l’assenza di considerazione delle componenti che compongono, per l’appunto, l’industria nella sua interezza, sempre più messe da parte in favore della concentrazione unica nei confronti delle problematiche connesse alla CO2. Perché se le direttive indicate dall’Unione hanno prodotto come fine immediato l’imposizione di ferree restrizioni correlate alla fornitura di nuovi veicoli, ad esser mancate completamente sono state, piuttosto, le condizioni per favorire la transizione su scala continentale. Lo scrive MilanoFinanza.it.
