Alcol e auto, decisione incredibile dal governo: 1.000 € di multa anche se non stai guidando | L’aperitivo ti costa caro, anche se sei a piedi
Vietato consumare alcol (Depositphotos foto) - www.rally.it
Una disposizione che ha dato adito a molteplici polemiche: l’ebrezza si paga anche se non conduci un mezzo su strada!
Il nuovo Codice della Strada ha segnato l’introduzione di modifiche ferree e restrittive, capaci di raccogliere fin da subito molteplici pareri contrastanti e discordanti, da parte in primis degli automobilisti, direttamente coinvolti, ma anche degli addetti ai lavori.
Nel caso in cui un soggetto dovesse essere fermato per un banale controllo di routine, così come in presenza di comportamenti che possano condurre ad ipotizzare la presenza di uno stato di ebrezza, lo stesso deve essere sottoposto ad una precisa verifica, ossia l’alcol test.
Soffiando all’interno del dispositivo, sarà possibile rilevare il quantitativo espresso in g/l di alcol presente all’interno del sangue del guidatore, che dovrà necessariamente risultare inferiore alla soglia dei 0,5 g/l, onde evitare conseguenze rovinose.
Si parla di sanzioni in crescita, contornate da pene accessorie, mano a mano che il limite risulta infranto in maggiore misura, fino a raggiungere i 6.000 euro di multa, la detenzione fino a 1 anno, la decurtazione di 10 punti dalla patente di guida e la sospensione della stessa fino a 2 anni (con possibilità di revoca definitiva in caso di recidiva nel biennio successivo), in caso di tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l.
L’attenzione non deve mai scendere
Mantenersi attenti, partecipando attivamente alla dinamicità della strada, ai possibili pericoli impossibili da prevedere, ma necessari da individuare per tempo onde evitare conseguenze nefaste a sé stessi e al proprio veicolo, è ovviamente fondamentale e il numero di incidenti ai quali conseguono incidenti e ferimenti, seppur in leggero calo rispetto allo scorso decennio, continua a preoccupare non poco, inducendo i governi ad introdurre disposizioni estremamente più severe.
E se vi dicessimo che le medesime istruzioni valgono non esclusivamente per automobilisti, ciclisti e motociclisti impegnati sulle carreggiate, ma anche per chi fruisce delle piste da scii? Avete capito bene, niente più bicchiere di vino tra una pausa e l’altra, facendo il tradizionale “pit-stop” presso le canoniche baite.

Una decisione “surreale”
Infatti, le nuove disposizioni hanno avuto l’effetto immediato di “abbattere” il complessivo calo dei consumi di alcol lungo le piste da scii; una circostanza che ha messo in ginocchio, in maniera totalmente inattesa, gli operatori del settore, a partire dai gestori di attività ristorative. Ma qual è la Legge a cui bisogna fare riferimento per comprendere i motivi dietro all’inversione di tendenza, inaspettata e repentina?
Parliamo del Decreto Legislativo 40 del 2021, entrato in vigore con pieno effetto già a partire dalla data del 31 Dicembre 2023, ben prima rispetto al nuovo CdS. La stessa disposizione impone il divieto di mettersi a sciare dopo aver assunto un quantitativo di alcolici capace di provocare uno stato di ebrezza, cercando di restare all’interno del medesimo limite imposto per gli automobilisti, pari a 0,5 g/l. Nel caso in cui questa soglia dovesse risultare superata, i trasgressori sarebbero soggetti ad una sanzione pecuniaria compresa tra i 250 e i 1.000 euro, con possibilità di aumento in caso di incidenti, o addirittura di arresto. Lo scrive Virgilio.it.
