Addio elettrico e benzina, questo marchio di auto sorprende tutti: la decisione è ufficiale, si punta tutto su questo carburante
Addio auto elettrica e a benzina (Canva foto) - www.rally.it
Nota casa automobilistica svela un brevetto che potrebbe rivoluzionare il futuro a zero emissioni con una tecnologia inattesa.
Il settore auto sta cambiando velocemente. Le case cercano soluzioni per ridurre l’inquinamento, ma non tutte le strade portano ai risultati sperati. L’elettrico, nonostante gli investimenti, non ha ancora convinto davvero milioni di automobilisti.
Chi guida continua a segnalare problemi pratici. Tempi di ricarica lunghi e autonomia ridotta restano i punti deboli che frenano la diffusione delle auto a batteria, mettendo in difficoltà anche le aziende.
Per questo alcuni marchi hanno scelto di guardare oltre e di provare strade diverse. Le alternative all’elettrico stanno diventando sempre più interessanti, con progetti che uniscono tecnologie nuove e sistemi tradizionali.
Tra questi c’è un marchio giapponese che non ha mai smesso di sperimentare. L’obiettivo è arrivare alle emissioni zero in modo diverso, senza dipendere solo dalle batterie e senza eliminare del tutto i carburanti attuali.
Una nuova idea dal Giappone
Come racconta Reportmotori, Mazda ha registrato un brevetto per un motore a sei tempi, un progetto che si distingue dal classico quattro tempi usato da sempre nelle auto. Non si tratta né di un ritorno alla benzina tradizionale né di un passaggio completo all’elettrico.
Il sistema sfrutta un processo che permette di trasformare la benzina in idrogeno. Grazie a calore e catalizzatori, l’idrogeno alimenta la combustione, mentre il carbonio viene raccolto in un serbatoio speciale, così da essere smaltito o riutilizzato in altri settori.

Un progetto che può sorprendere
Il punto forte di questa tecnologia è che non richiede infrastrutture completamente nuove. A differenza delle auto elettriche, che hanno bisogno di colonnine di ricarica sempre più diffuse, questo motore potrebbe sfruttare la rete di distribuzione della benzina già esistente. In pratica, l’automobilista non sarebbe costretto a cambiare le proprie abitudini di rifornimento, mentre dietro le quinte il carburante verrebbe trasformato in idrogeno, garantendo minori emissioni. Un vantaggio enorme sia per i consumatori che per i governi, che non dovrebbero investire miliardi nella creazione di nuove strutture.
Mazda, al momento, non ha ancora annunciato quando questa tecnologia potrà essere pronta per la produzione di serie, ma il brevetto apre scenari molto interessanti. Se davvero entrerà in funzione, potremmo assistere a una piccola rivoluzione: un motore che riduce l’inquinamento senza stravolgere il mercato e senza imporre cambiamenti drastici agli automobilisti. Sarebbe un compromesso ideale tra sostenibilità e praticità, capace di rendere più semplice la transizione verso una mobilità pulita. Non a caso, l’idea ha già acceso la curiosità degli esperti e potrebbe diventare un modello anche per altri costruttori.
