ULTIM’ORA incentivi auto 2025, sono stati ABOLITI | Gli italiani tremano: chi voleva comprare l’auto nuova resterà a bocca asciutta

Auto e mercato in discesa (Depositphotos foto) - www.rally.it

Auto e mercato in discesa (Depositphotos foto) - www.rally.it

Gli incentivi auto sembravano ormai certi, ma qualcosa si è inceppato: ora migliaia di italiani restano senza risposta.

Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di mobilità sostenibile, transizione green, bla bla… e l’auto, ovviamente, è al centro di tutto. Se ne vedono sempre di più in giro, certo, ma diciamolo: non tutti possono permettersi di cambiare macchina così, dall’oggi al domani.

E allora, come spesso accade, la differenza la fanno gli incentivi statali. O almeno, dovrebbero farla. Perché a conti fatti, tra rincari e costi sempre più fuori portata, anche solo pensare a un’auto nuova sembra un lusso.

Molte famiglie aspettavano con ansia (e pazienza) notizie ufficiali su eventuali bonus per l’acquisto di veicoli. Per alcuni era l’unica possibilità concreta per rottamare la vecchia auto e fare il salto verso una mobilità più “pulita”.

Ma nel frattempo il mercato si è un po’ congelato. Chi compra? Chi aspetta? Chi rischia? Tutto fermo. E nel mentre, l’incertezza regna sovrana, lasciando chi sperava in un aiuto con un bel punto di domanda sopra la testa.

Equilibri delicati

Nel frattempo anche le case automobilistiche hanno iniziato a guardarsi intorno con una certa preoccupazione. Hanno investito milioni (anzi, miliardi) in ricerca, sviluppo, produzione… e ora? Se la domanda non parte, è un bel guaio. Per loro, ma anche per i lavoratori del settore. Perché il rischio è quello: una catena che si inceppa e blocca tutto. Vendite ferme, produzione in stallo, fabbriche rallentate.

Ma a far salire la pressione è soprattutto il solito labirinto burocratico. Ogni annuncio sembra promettere rivoluzioni, ma quando si scava un po’ sotto la superficie, si scopre che mancano pezzi fondamentali. E così la confusione cresce, tra smentite, mezze verità e notizie che sembrano cambiare ogni settimana.

Auto elettrica (Depositphotos foto) - www.rally.it
Auto elettrica (Depositphotos foto) – www.rally.it

Quando tutto sembrava pronto a partire

All’inizio di agosto, giusto per essere precisi, il Ministero dell’Ambiente aveva fatto sapere che stava per tirare fuori dal cassetto un bel piano: quasi 600 milioni di euro di fondi PNRR, rimasti inutilizzati, da destinare al bonus per le auto elettriche. La notizia era rimbalzata ovunque e sembrava fatta. Finalmente qualcosa di concreto. Il denaro inizialmente era destinato alle colonnine di ricarica, ma visto che quelle non sono mai state realizzate… beh, meglio metterli dove servono, no? La misura sembrava avere già tutte le carte in regola: bonus fino a 11.000 euro, legato a requisiti specifici come l’ISEE, la residenza e la rottamazione di un veicolo inquinante. Sembrava.

Perché poi, come spesso accade, sono arrivati i “ma”. Mancava il decreto, mancava la pubblicazione in Gazzetta, mancava pure la piattaforma informatica. E soprattutto, mancava il sì ufficiale della Corte dei Conti, che in tutto questo è un po’ come il semaforo verde per partire. Peccato che il semaforo è rimasto rosso. E infatti, come riporta QuiFinanza, il bonus… niente, non parte. Il parere della Corte dei Conti non è mai arrivato, e senza quello si blocca tutto. E ora gli incentivi potrebbero partire ben più tardi di Settembre.