Rivoluzione autovelox, sono sempre più pericolosi: è tutta colpa dell’intelligenza artificiale | Con il nuovo sistema se sbagli di 1 km/h è la fine
Autovelox e novità (Depositphotos foto) - www.rally.it
Un nuovo sistema di controllo stradale con IA promette sicurezza assoluta, ma rischia di trasformare ogni minimo errore in sanzione.
Da anni ormai si discute di come rendere le nostre strade più sicure, ma nel frattempo gli strumenti per farlo stanno diventando sempre più… diciamo “invasivi”. Monitorare la velocità non è più solo questione di un flash improvviso lungo il guard-rail. Oggi la tecnologia fa passi da gigante, e con lei anche i dubbi su dove ci stiamo dirigendo.
Non solo in auto, ma come società, ecco. Quelli che una volta erano semplici autovelox oggi sembrano usciti da un film di fantascienza. Controllano tutto, o quasi. E mentre da un lato c’è chi applaude al progresso, dall’altro c’è chi comincia a chiedersi: ma non stiamo un po’ esagerando?
Perché, ok, la sicurezza prima di tutto, ma quando ogni minimo errore diventa una sanzione, forse c’è qualcosa da rivedere. Negli ultimi anni si è visto un cambio di rotta piuttosto netto: più precisione, meno margini. Basta un niente per incorrere in una multa, anche solo per un’accelerata in discesa.
E questo clima da “errore zero” sta facendo storcere il naso a molti. Anche perché, alla fine, il confine tra prevenzione e punizione si fa sempre più sottile. Tra auto connesse, sensori, radar, videocamere e ora anche intelligenza artificiale, la sensazione è che siamo sempre sotto osservazione.
Nuovi metodi di controllo
E per carità, ci può stare, soprattutto se serve a evitare incidenti. Però… beh, è difficile non sentire un certo disagio. Quando la macchina sa tutto, sempre, di tutti, qualcosa cambia anche nel modo in cui si guida, nel modo in cui ci si sente al volante.
È un cambio radicale. Dalla logica del “tolleriamo l’errore umano” si passa a una sorveglianza costante, precisa, senza interpretazioni. Tutto automatico, tutto calcolato. Da una parte si promette maggiore sicurezza. Dall’altra, molti temono un effetto opposto: più ansia alla guida, più rigidità, e magari più errori proprio per colpa della pressione. Intanto, la macchina – anzi, *le* macchine – non sbagliano. O almeno così ci dicono.

Una rete silenziosa e (quasi) invisibile
Nel 2026, arriva sulle autostrade italiane un nuovo protagonista, come riporta RaiNews: si chiama Navigard, ed è tutto fuorché un autovelox tradizionale. Anzi, dimenticatelo proprio. È una piattaforma super tecnologica, messa in piedi da Autostrade per l’Italia, che promette di trasformare il modo in cui vengono effettuati i controlli su strada. Sorpassi azzardati? Beccati. Camion fuori peso? Idem. Veicoli contromano? Pure quelli. Tutto sotto controllo, o almeno questa è l’idea.
Il cuore del sistema è un mix potentissimo di algoritmi, sensori sotto l’asfalto, radar e telecamere che parlano tra loro in tempo reale. E poi c’è lei: l’intelligenza artificiale, attivissima soprattutto nelle gallerie. Rileva ostacoli, auto in contromano e qualsiasi anomalia su tratte superiori ai 500 metri. Ah, e se guidi un camion, sappi che ti pesano pure. Letteralmente. Il rispetto della massa consentita verrà verificato in tempo reale e, in caso di irregolarità, sarà tutto segnalato alla Stradale.
