ALLARME truffa, se compri la macchina nuova per te è la fine | I nuovi criminali agiscono così, è il metodo più pericoloso di sempre
Vendita auto e pericoli (Depositphotos foto) - www.rally.it
Dietro offerte troppo belle per essere vere si nasconde un pericolo reale: il raggiro può colpire chiunque, attento.
Comprare una macchina nuova è un po’ come fare un regalo a sé stessi. C’è l’emozione, la scelta del modello, il colore, l’attesa per il ritiro… tutto perfetto, no? Però oggi c’è un dettaglio che rischia di mandare tutto all’aria.
Non sempre ciò che sembra una buona occasione lo è davvero. E in mezzo a tante offerte, tra concessionari online e venditori improvvisati, qualcuno ha trovato il modo di fregarti senza che tu te ne accorga subito.
Con internet che ormai ha rivoluzionato anche il mondo dell’auto, si compra e si vende tutto a distanza. Un click, due messaggi, una chiamata su WhatsApp… ed è fatta. O almeno, così sembra. Perché poi magari è tutta una grande truffa.
La trappola perfetta è spesso quella che ti fa sentire al sicuro, quella costruita per sembrare normale. Il punto è che le truffe oggi sono un’altra cosa rispetto a qualche anno fa. Non c’è più solo il solito annuncio sospetto con foto sfocate.
Un sistema studiato
Adesso trovi venditori con profili curati, risposte rapide, documenti scannerizzati, tutto perfetto. Ma dietro a quella facciata ci può essere qualcuno che ha studiato nei minimi dettagli come non farsi scoprire. Il problema è che spesso lo scopri solo quando è troppo tardi.
E così c’è gente che si ritrova senza macchina e senza un euro. Una botta dura, anche psicologicamente. Perché ti senti ingannato, ti senti sciocco, e ti domandi com’è stato possibile non accorgersene. Intanto, però, c’è chi continua a fare affari con la truffa e a cambiare identità come se niente fosse.

Un volto qualunque, una storia tutt’altro che banale
Succede tutto a Cecina, pochi giorni fa. Un uomo — apparentemente uno qualunque — viene fermato su un’auto con targa lussemburghese. Nulla di strano, se non fosse che la macchina era stata rubata e che lui, come dire… non era esattamente nuovo a questo tipo di giri. Le forze dell’ordine italiane ci stavano già lavorando da un po’, con l’aiuto della polizia francese e quella di Milano. Il tipo, quando è stato beccato, ha provato a cavarsela con documenti falsi (roba ben fatta, dicono). Ma il suo volto era già finito in un database europeo, e la somiglianza con una foto mandata dalla Francia ha tolto ogni dubbio.
A quel punto è scattata la denuncia per truffa, falso e ricettazione. Ah, e in macchina aveva pure un po’ di droga — poca, ma abbastanza da far scattare anche la segnalazione. Come riportato da LivornoToday, il trucco era semplice quanto efficace: annunci perfetti, auto reali (ma rubate), e documenti che sembravano autentici. Dopo aver agganciato l’acquirente, si faceva versare l’anticipo e — puff — spariva nel nulla. Il malcapitato restava lì, senza macchina e con il conto in rosso. Le forze dell’ordine hanno poi ricostruito il puzzle: identità false, targhe estere, movimenti precisi. Era tutto organizzato nei minimi dettagli, e chi finiva nel suo radar aveva poche speranze di accorgersi della fregatura in tempo.
