Bagnaia, dopo il GP di Barcellona svelata la verità sulla crisi con la Ducati | Le sue dichiarazioni accendono le polemiche

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Moto Ducati (Canva foto) - www.rally.it

Bagnaia analizza la gara di Barcellona e racconta le sensazioni in pista, tra nuove soluzioni tecniche e il rapporto con la Ducati.

Dopo un weekend complicato, il settimo posto ottenuto al Montmeló ha lasciato a molti l’impressione di una corsa in difesa. In realtà, la giornata di Pecco Bagnaia ha avuto risvolti interessanti, sia sul piano tecnico che su quello mentale. Il torinese, scattato da una posizione arretrata, ha trovato spunti che lo fanno guardare con prudenza ma anche con maggiore consapevolezza alle prossime gare.

La gara catalana ha rappresentato un banco di prova importante: partire dal fondo ha costretto Bagnaia a gestire situazioni complesse fin dai primi giri. Eppure, l’analisi post-gara ha evidenziato alcuni miglioramenti che, secondo il pilota, potrebbero rivelarsi decisivi per la sua continuità.

Il riferimento al passato recente, in particolare al weekend di Balaton Park, ha mostrato quanto il percorso sia stato altalenante. Se lì Bagnaia aveva parlato di una svolta che poi non si era concretizzata, a Barcellona ha preferito mantenere un tono più cauto, evitando proclami. “Non voglio più darmi false speranze” ha spiegato, consapevole che ogni gara può riservare variabili difficili da prevedere.

La concentrazione ora si sposta su Misano, circuito speciale per lui e per la Ducati.

Tra difficoltà e piccoli progressi

A Barcellona, Bagnaia ha raccontato di aver trovato un equilibrio migliore grazie a un diverso forcellone e a un serbatoio più grande. “Quel minimo di grip in più mi ha dato confidenza per entrare più forte in curva” ha spiegato ai microfoni di Sky Sport, evidenziando come questi dettagli abbiano cambiato il suo approccio in gara. Nonostante il settimo posto, l’obiettivo realistico poteva essere il quinto, un segnale che lo fa ripartire con un pizzico di fiducia.

Il confronto con lo scorso anno resta inevitabile: nel 2024 era più competitivo, ma oggi la gestione della moto e delle gomme richiede uno sforzo diverso. Bagnaia non nasconde la maggiore difficoltà nel mantenere il ritmo, ma sottolinea che finire le gare, anche senza risultati eclatanti, resta una priorità dopo le esperienze passate.

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Il legame con Ducati e lo sguardo a Misano

Sul rapporto con il team, Bagnaia è stato chiaro: “Abbiamo un rapporto speciale, c’è il massimo supporto e la massima fiducia”. Nonostante i risultati non sempre brillanti, all’interno del box la compattezza resta intatta, con la consapevolezza che i dettagli possono fare la differenza. Il lavoro di squadra e la continuità sono per lui il vero punto di forza.

L’attenzione ora è rivolta a Misano, tappa che rappresenta un crocevia importante. Bagnaia ha ribadito di voler arrivare senza pressioni, cercando di costruire il weekend fin dalle prime prove. “Aspettiamo e capiamo cosa potremo fare” ha detto, lasciando intendere che l’obiettivo sarà ritrovare una solidità di base da cui ripartire.