Truffe auto, la polizia lancia l’ALLARME: svelato il nuovo metodo, ha già fatto milioni di euro di danni | Centinaia di conti svuotati in pochi giorni
Attenzione alla nuova truffa (Canva-Shutterstock foto) - www.rally.it
Emergenza truffa in tutta Italia. Potresti trovarti vittima da un momento all’altro: è quasi impossibile accorgersene
La navigazione online viene spesso descritta come un vero e proprio campo minato in termini di truffe, e più nello specifico analizzando la probabilità che le stesse possano andare in porto, colpendo più di qualche povero malcapitato, caduto ingenuamente nella trappola.
Generalmente i principali scopi per i quali i malintenzionati operano in questo modo sono il furto di dati personali, in modo da riutilizzare l’identità di terzi per compiere ulteriori malefatte, oppure per ottenere le informazioni di accesso più sensibili, come quelle che spalancano le porte al conto online.
L’approccio da parte di un criminale informatico può avvenire seguendo molteplici modalità ed è proprio questo l’aspetto sul quale bisognerebbe mantenere un’attenzione costantemente elevata, in modo da comprendere nell’immediato le volontà malevole di un dato individuo.
Spesso si viene avvicinati con e-mail o messaggi falsi contenenti link trappola, inviati per conto di sedicenti società, o magari per conto di indirizzi mail che tentano di spacciarsi per quelli ufficiali utilizzati dagli istituti di credito, dai venditori online o addirittura dalle forze dell’ordine.
Alle prese con una seria piaga
Nel corso delle ultime settimane il reparto dei Carabinieri della Stazione di Selva di Val Gardena, nella Provincia Autonoma di Bolzano si è preso cura di un’attività investigativa particolarmente dispendiosa in termini di tempo e risorse, che ha, comunque, finalmente condotto ai risultati sperati.
Tutto è partito dalla denuncia presentata da una 48enne di Bolzano, residente proprio nella Val Gardena, da cui si sarebbe aperta una maxi indagine correlata ad una truffa che coinvolgeva i dati identificativi dei proprietari di determinati veicoli.

Cosa è emerso dalle indagini?
Nello specifico, l’individuo che si è poi scoperto essere una 54enne originaria della Città Metropolitana di Roma è stata scoperta ad utilizzare dati identificativi risalenti ai reali proprietari dei veicoli trattati nell’ambito di una trattativa di compravendita online proprio di un’automobile, in modo da riutilizzare le informazioni in maniera fraudolenta, attraverso la pubblicazione ripetuta del medesimo annuncio con l’intento di indurre gli acquirenti a versare caparre, a fronte di occasioni vantaggiose a tal punto da risultare imperdibili, ma che in realtà finivano direttamente nel proprio conto corrente.
La sospettata è stata deferita all’Autorità Giudiziaria di Bolzano per sostituzione di persona: a suo carico sono, infatti, stati raccolti molteplici elementi gravi e sono tuttora in corso accertamenti ulteriori, che mirano a verificare l’eventuale presenza di precedenti. Il Comando Provinciale dell’Arma, per questo, invita i cittadini a diffidare da ogni tipo di offerta che appare come eccessivamente vantaggiosa, procedendo con verifiche indispensabili circa l’identità dei venditori che si celano dietro le proposte stesse. La compravendita online è uno degli ambiti in assoluto più soggetti alla possibilità che malintenzionati utilizzino il campo per proporre raggiri effettivi nei confronti dei malcapitati potenziali acquirenti. A riportarlo è AltoAdige.it.
