“Niente patente e libretto, vogliamo il DUC”: 1.400 € se non lo hai in auto, è una tragedia | La legge non ammette scuse

Ecco cosa chiedono al posto di blocco

Ecco cosa chiedono al posto di blocco (Canva-Depositphotos foto) - www.rally.it

La richiesta degli agenti nel corso dei controlli su strada destinata a cambiare per sempre. E se non riesci ad esaudirla, ecco la sanzione

L’introduzione del DUC si è rivelata particolarmente utile dal punto di vista degli automobilisti, poiché ha permesso di unificare in un solo documento elettronico sia il libretto di circolazione, sia il certificato che attesti la proprietà del veicolo, il tutto digitalmente.

La sua effettiva discesa in campo è datata 2020, andando a riguardare tutti i veicoli immatricolati in seguito a tale data, ma rivelandosi indispensabile anche nel merito di passaggi di proprietà o aggiornamenti della propria carta di circolazione.

Il rilascio di questo documento avviene in automatico direttamente al momento dell’immatricolazione, mentre nel caso in cui si abbia necessità di ottenerlo in altre circostanze l’unica strada percorribile sarà rivolgersi presso le delegazioni ACI o gli Sportelli Telematici dell’Automobilista, meglio noti come STA.

Si è trattato, insomma, di un passo avanti significativo, anche sotto il punto di vista della gestione burocratica delle pratiche necessarie da svolgere per procedere al possesso e all’immatricolazione del proprio bene mobile, che ha, di fatto, avviato il libretto di circolazione sulla strada verso la progressiva rimozione.

Cosa dispone la Legge?

Graduale, quindi, ma ormai, a cinque anni di distanza dall’effettiva introduzione, possiamo affermare senza troppi patemi di trovarci già ad un punto particolarmente avanzato della procedura. A testimoniarlo ci sono controlli sempre più frequenti ed esaustivi che mirano proprio a verificare la presenza, in piena regolarità di Legge, del documento digitale unificatore, con la conseguenze applicazione di sanzioni nei confronti di chi non risulta ancora perfettamente adeguato all’obbligo.

Attenzione, però, perché tutti i veicoli immatricolati prima della data del 1° Ottobre 2021, non avranno la necessità assoluta di condurre con sé a bordo proprio il DUC, potendo ancora vantare ed esporre, in piena validità, il vecchio libretto di circolazione, affiancato dal certificato di proprietà, la cui efficacia decadrà soltanto in caso di passaggio di proprietà o al momento del rinnovo di tali documenti. Al contrario, come è chiaro comprendere, tutti gli automobilisti i cui veicoli immatricolati risultano immatricolati a seguito della stessa data dovranno obbligatoriamente mostrarsi provvisti di DUC.

Posto di blocco
Posto di blocco (Depositphotos foto) – www.rally.it

Incorrere in fastidiose conseguenze

Per questo le autorità si stanno mobilitando con controlli a tappeto che permettano di verificare che l’obbligo venga effettivamente rispettato. E cosa succede se ciò non dovesse trovare riscontro? L’assenza del Documento Unico di Circolazione conduce a sanzioni amministrative comprese, ai sensi dell’articolo 180 del Codice della Strada, tra un minimo di 430 ed un massimo di 1.731 euro.

Qualora il conducente dovesse, poi, rifiutarsi di esibire il DUC nel corso di controlli, esiste la possibilità per le forze dell’ordine di indicare un tempo limite stabilito, entro il quale l’automobilista dovrà provvedere obbligatoriamente a presentare il suo documento presso gli uffici indicati. Nel caso in cui anche tale obbligo non dovesse essere rispettato, ecco che il guidatore potrà essere soggetto ad un’ulteriore sanzione, fino a 1.400 euro, oltre all’accessoria corrispondente al fermo amministrativo del veicolo. A riportarlo è F1 World.