UFFICIALE – nuova tassa auto, scatta da questa data | Se hai comprato questo modello sarà un salasso da infarto
Tasse e uomo disperato (Depositphotos foto) - www.rally.it
Si pensa a un cambiamento che potrebbe rivoluzionare il mondo di questa categoria di auto: occhio a questi modelli.
Negli ultimi anni certe auto sono state viste un po’ come le eroine della mobilità: pulite, moderne. E soprattutto convenienti, grazie a un bel pacchetto di incentivi pubblici. Però adesso, piano piano, sta spuntando un nuovo discorso.
Forse è arrivato il momento che anche chi guida queste auto inizi a contribuire. Non solo parole, ma proprio cifre, imposte. In molti luoghi hanno goduto di una bella corsia preferenziale: niente bollo, ZTL aperte, parcheggi gratis e via andare.
Ma con l’aumento delle vendite e le casse pubbliche che iniziano a sgonfiarsi, qualcuno si sta chiedendo: “Ok, ma chi paga le strade adesso?”. Perché, a conti fatti, oggi le altre auto finanziano tutta la baracca. Una cosa va detta: non si tratta solo di soldi. O meglio, non solo.
Il punto è che l’equilibrio tra incentivi e spese sta cambiando. Ed è qui che entra in gioco il tema dell’equità. Chi usa le infrastrutture deve contribuire in qualche modo, è questa la logica che si sta facendo strada.
Una tassa particolare
E poi c’è anche un’altra questione, più pratica: man mano che queste auto prendono piede, altre entrate calano. E per molti, quelle tasse sono linfa vitale. Non è quindi strano che si cominci a valutare un cambio di rotta. Un po’ come dire: bello, ma adesso serve un piano B per far quadrare i conti.
E qui arriva il punto più delicato: questa tassa non colpisce l’acquisto dell’auto, ma il suo utilizzo. Quindi chi fa molti chilometri rischia di trovarsi un conto bello salato a fine anno. E i veicoli più pesanti pagheranno ancora di più. Niente soglie fisse, tutto proporzionale al consumo e all’impatto del mezzo.

La situazione che fa discutere
In Svizzera, come riporta vaielettrico.it, il Consiglio federale ha avanzato un’idea mica da poco: una nuova tassa per le auto elettriche. Attenzione però, non subito: se ne parlerebbe dal 2030. E prima di diventare realtà dovrà passare una consultazione pubblica e, addirittura, un referendum. Le modalità? Due. O si paga in base ai chilometri percorsi (5,40 franchi ogni 100 km), oppure sulla quantità di energia consumata durante la ricarica (22,8 centesimi per kWh).
La logica, spiegano, è semplice: tutti devono contribuire alla manutenzione e allo sviluppo delle strade. Finora ci hanno pensato diesel e benzina, ma con l’elettrico che avanza, quella fonte si sta esaurendo. E no, non è solo una questione di budget, ma anche di principio. Un primo intervento era già arrivato nel 2024: è scattata una tassa del 4% sull’importazione delle auto elettriche. Risultato? Il mercato svizzero ha rallentato, con meno immatricolazioni rispetto al 2023.
