ALLARME AUTO, questa funzione ti uccide mentre la lavi: stai rischiando la morte per questo errore fatale
Pericolo di morte (Canva-Freepik foto) - www.rally.it
Non puoi fidarti nemmeno della tua auto. Anche quando non guidi su strada può rivelarsi uno strumento “mortale”
Guidare l’auto è un’attività tanto comoda e pratica, quanto rischiosa. Non sono rare le notizie tra giornali e reti televisive che riportano di tragici eventi occorsi proprio lungo la carreggiata, dove spesso a patire sono proprio gli automobilisti.
Le circostanze che possono venirsi a creare sono molteplici, e certe volte le tragedie possono essere evitate mantenendo un comportamento consono e in linea con le regole vigenti lungo il tratto stradale che si sta percorrendo.
La causa più frequente di ferimenti, anche gravi, o decessi su strada è da ricercare nell’assunzione di una velocità eccessiva da parte di un’autovettura, che non permette di frenare nei tempi adeguati, né di effettuare manovre di emergenza nel giro di poche frazioni di secondo.
Mantenere uno stile di guida distratto, magari per cercare informazioni sul telefono o semplicemente per far cadere l’occhio su dettagli della strada non corrispondenti alla carreggiata, ai suoi occupanti e agli eventuali ostacoli, può favorire il numero di scontri mortali.
Un’intera comunità sotto shock
Una donna di 60 anni, di origine belga ma residente in Francia, nella cittadina di Bissy-sur-Fley, è tristemente salita alle cronache della ribalta per un episodio davvero tremendo, che possiede dei connotati da film. La signora Bernardette Delmotte lo scorso 13 Giugno 2025 si sarebbe dovuta recare ad una cena con amici, non presentandosi però all’appuntamento e continuando a non rispondere alle varie telefonate che venivano rivolte verso il suo cellulare. I commensali, preoccupati, hanno quindi deciso di recarsi di persona presso la sua abitazione, così da comprendere il motivo della sua assenza.
Ed è proprio lì che la surreale scoperta si è materializzata. La donna era rimasta incastrata con tutto il corpo nel finestrino della Fiat 500 di sua proprietà. La sessantenne era purtroppo deceduta, ma nemmeno l’arrivo delle forze dell’ordine, allertate da famigliari e amici, era riuscito a chiarire con certezza la dinamica dell’infausto evento. Varie ipotesi avevano cominciato a farsi strada, da un infarto improvviso al tentativo, finito male, di rapina da parte di qualche malvivente, ma soltanto a seguito di approfondimenti decisivi è stato possibile accertare quanto fosse accaduto.

La ricostruzione della dinamica
Pare che mentre la signora Delmotte fosse impegnata nella pulizia del suo veicolo, l’automobile, che non era stata opportunamente in sicurezza, data l’assenza dell’inserimento del freno a mano, avesse cominciato lentamente a spostarsi. Per tentare di frenare, letteralmente, l’avanzare del veicolo, Bernadette avrebbe cercato di inserire il comando passando attraverso il finestrino, premendo maldestramente il pulsante che provoca la chiusura dello stesso, il quale sarebbe andato a premere sul suo collo, lasciandola senza fiato, in uno scenario simile ad un ghigliottinamento.
A chiarirlo anche l’autopsia, indicante come causa della morte l’asfissia: questo incredibile evento ha spinto il fratello della vittima, il signor François Delmotte, a rivolgersi direttamente alla Fiat, non per ottenere alcun tipo di risarcimento, ma per aprire gli occhi su una defezione presente in alcune macchine, che potrebbe finire per creare simili fatali scenari anche ad altre persone. A riportarlo è un articolo del Fatto Quotidiano.
