Da 250€ a 5.000€ di multa: tutta colpa di una firma sbagliata | Storia incredibile, la decisione del giudice ha spiazzato tutti

Multa e soldi (Depositphotos foto) - www.rally.it

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Una firma particolare scatena un caso legale inaspettato: dal verbale alla sentenza, il Comune finisce nei guai.

Nel rapporto – spesso complicato – tra cittadini e pubbliche amministrazioni, sono i dettagli più banali a scatenare i problemi peggiori. Tipo una firma, che può diventare la miccia di una vera e propria battaglia legale. Quando saltano fuori situazioni particolari nelle notifiche o nei verbali ufficiali, si aprono scenari surreali.

A chi non è capitato di ricevere una multa di cui non si sapeva nulla? O magari di scoprire che un documento è stato notificato, ma tu non ne sapevi assolutamente niente. È proprio su questi “vuoti” che si gioca la fiducia nel sistema. Perché, diciamolo, quando si ha la sensazione che qualcosa non torni, è difficile restare tranquilli.

E poi ci sono gli strumenti legali per venirne a capo. Tipo le perizie grafologiche. Quelle analisi sulle firme che sembrano roba da film, ma che in certe situazioni diventano fondamentali. Capire se una firma è vera o no può cambiare totalmente l’esito di un processo, anche se – va detto – non è sempre semplice farlo valere in tribunale.

In un contesto già carico di lungaggini e burocrazia, basta un errore – o un’azione poco chiara – per scatenare un putiferio. Una firma non tua su un foglio qualsiasi può trasformarsi in un problema gigante. E se poi nessuno sa chi l’ha messa… beh, si entra nel campo del mistero.

Un controllo incrociato fa saltare tutto

La storia che ha fatto discutere parte quasi per caso. Come riporta La Nazione, un cittadino senese si trova ad Arezzo, parcheggia dove pensa sia permesso, ma sul parabrezza gli spunta una multa da 250 euro. Fin qui, tutto (quasi) normale. Ma lui aspetta la notifica a casa, che però… non arriva mai. Silenzio totale per anni. Fino al 2024, quando dal Comune arriva una nuova comunicazione. E lì, il colpo di scena: la multa risulta già notificata. Con tanto di firma.

L’uomo, confuso, decide di non lasciar correre. Si affida agli avvocati e parte con una querela di falso. Una procedura un po’ rara ma legittima. Il giudice dà il via a una perizia grafologica. La firma sulla ricevuta viene confrontata con quelle originali del cittadino… e non ci siamo: il perito dice chiaro e tondo che non è la sua. E qui la situazione si fa incredibile.

Tribunale (Depositphotos foto) - www.rally.it
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Una sentenza che sorprende e una domanda senza risposta

Il Tribunale civile di Arezzo, il 24 settembre 2025, dà ragione al cittadino. Il Comune viene condannato a pagare oltre 5.000 euro, tra spese legali (3.800 €) e costi della perizia (1.800 circa). Tutto per una firma che – ufficialmente – non esiste.

La multa, ovviamente, non va più pagata. Ma resta una questione irrisolta: chi ha firmato quella notifica? Il giudice si è limitato a dire che non era il ricorrente, ma non ha potuto (o dovuto) indagare oltre. Ora il Comune potrebbe cercare il responsabile, oppure restare tutto così. La Procura potrebbe muoversi, ma servirebbe una querela formale. Intanto, una firma “fantasma” ha generato un conto salato… e lasciato aperto un mistero.