Furti auto, nuovo allarme in Italia: usano il sistema super tecnologico | Siamo tutti a rischio, i criminali sono pericolosissimi

C’è un nuovo allarme furti auto in Italia: i ladri usano questo metodo per rubare la vettura, occhio a quest’aspetto 

In Italia di tanto in tanto si sentono notizie incredibili che riguardano i furti d’auto. Proprio così, sembra che in ogni città del territorio italiano bisogna prestare attenzione a dove si parcheggia l’auto e alle misure di sicurezza che si prendono.

In alcuni casi, i ladri riescono a usare dei metodi incredibili e sconosciuti ai più. Ci sono malintenzionati che si impegnano per poter inventare nuove strategie ed effettuare i furti d’auto senza avere problemi con la legge.

Ora a quanto pare, c’è un nuovo metodo che sta spopolando e che potrebbe mettere nei guai tutti coloro che credono che la propria auto è al sicuro.

Di quale sistema si tratta? E come fare per riuscire a difendersi? Ecco tutto quello che c’è da sapere a questo proposito.

Allarme furti in Italia: qual è la nuova strategia?

Gli agenti delle Forze dell’Ordine fanno spesso dei comunicati in cui invitano i cittadini a prestare attenzione alle nuove tecniche implementate dai ladri. Ora però sembra che ci siano persone che si siano accorte da sole del metodo tecnologico di alcuni ladri specializzati nel rubare vetture.

In che senso? Ebbene, come riporta il sito web ilsole24ore.com, una banda di ladri provenienti da Napoli è riuscita a rubare diverse auto di lusso utilizzando gli Airtag, gli strumenti Apple solitamente utilizzati come antifurto per i propri dispositivi. Proprio così, questa banda si occupava di inserire gli airtag nel paraurti e negli specchietti retrovisori delle auto di lusso che avevano adocchiato. In seguito, identificavano la posizione e procedevano a rubare la vettura. Un metodo ingegnoso che è andato avanti per diverso tempo. Ora però, la banda sembra essere stata sgominata dai Carabinieri.

L’organizzazione della banda

Come detto prima, si trattava di una vera e propria banda organizzata che alcuni hanno deciso di soprannominare la “banda dell’airtag”. Infatti, c’era anche una suddivisione di ruoli all’interno della gang che prevedeva un capo, dei promotori e coloro che erano specializzati nella vendita delle vetture rubate presso i ricettatori. In totale, si tratta di quattro soggetti indagati.

Insomma, per ora la banda sarebbe stata identificata. Tuttavia, occhio a coloro che potrebbero avvicinarsi al paraurti dell’auto o agli specchietti retrovisori. Se si dovessero notare anomalie o movimenti sospetti, è sempre bene riuscire a controllare, così da non avere brutte sorprese.