“Scenda subito dall’auto del suo amico, è ILLEGALE”: lo dice il Codice della strada | Sono 3.000 € di multa subito
Vietato prestare l'auto (Canva foto) - www.rally.it
Cosa rischi davvero se usi per troppo tempo l’auto di un amico o di un parente senza fare una comunicazione formale.
Per molti, guidare l’auto di un familiare o di un amico è una pratica comune, spesso legata a situazioni quotidiane come un piccolo favore o un’urgenza improvvisa. In apparenza, sembra tutto regolare: stesso veicolo, nuova destinazione, nessun problema. Tuttavia, non sempre ciò che è abituale è anche legale, soprattutto quando entra in gioco la durata dell’utilizzo del mezzo e il tipo di rapporto con il proprietario.
Ciò che sorprende è che non è necessario essere proprietari dell’auto per incorrere in sanzioni. Anche il solo fatto di utilizzarla per più di un certo periodo può comportare obblighi formali. Molti automobilisti, convinti di essere in regola, rischiano pesanti multe senza nemmeno saperlo. E non basta un semplice legame affettivo per evitarle.
Infatti, il Codice della Strada distingue tra conviventi e soggetti estranei. Guidare l’auto del partner con cui si convive non è come guidare quella di un fratello che vive altrove. Eppure, nella vita reale, questa distinzione sfuma facilmente. Proprio in questo spazio grigio, dove la legge incontra le abitudini, si annidano le sanzioni più insidiose.
Chi si trova coinvolto in un controllo su strada potrebbe trovarsi a dover giustificare l’uso del veicolo. Ma attenzione: non è necessario portare con sé certificati o autocertificazioni. Le autorità, in questi casi, consultano direttamente l’anagrafe comunale per verificare l’effettiva convivenza tra conducente e proprietario.
Quando un passaggio innocente può costarti caro
Secondo quanto riportato da Ratti Auto, chi guida per più di 30 giorni un’auto intestata a un soggetto non convivente è tenuto a registrare questa situazione sulla carta di circolazione. In assenza di tale registrazione, si rischia una multa fino a oltre 3.000 euro, oltre al ritiro del libretto del veicolo. Il tutto avviene in modo automatico, senza possibilità di appello immediato.
Per evitare questo rischio, la legge consente di stipulare un contratto di comodato d’uso, da registrare presso la Motorizzazione. Questo documento, compilato con il modulo TT2119, va accompagnato da una dichiarazione del proprietario e permette di regolarizzare la situazione senza incorrere in sanzioni.

La frase che può davvero scattare una sanzione
“Scenda subito dall’auto del suo amico, è illegale”: potrebbe sembrare un’esagerazione, ma è esattamente ciò che un agente può dire nel momento in cui accerta la violazione. Se, infatti, un conducente guida l’auto di un conoscente da più di 30 giorni senza registrazione, la sanzione è immediata e salata. Il Codice della Strada, con l’art. 94 comma 4-bis, non lascia spazio a interpretazioni: in questi casi scatta una procedura chiara e vincolante.
Oltre alla multa, può avvenire il ritiro della carta di circolazione e la sua trasmissione al Dipartimento dei trasporti terrestri. Inoltre, in caso di incidente, anche se l’assicurazione copre i danni, il guidatore resta responsabile sul piano penale e civile.
