“Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.” 

Mettiamoci per un attimo nei panni di Mauro. Cerchiamo di immaginare cosa avrà pensato vedendo suo figlio Simone Miele alzare le braccia al cielo e festeggiare la vittoria di questo 25° Rally dei Laghi (prima prova del Coppa Italia Rally Zona 1) che fu anche suo, la prima volta trent’anni fa esatti. Le radici, quelle varesine, non le scegli, le hai di natura e si tramandano di generazione in generazione; stesso discorso per le ali, in particolare (metaforicamente parlando) quelle del piede destro, pesantissimo, che ti permettere di primeggiare in uno dei Rally tra i più prestigiosi e difficili nel panorama italiano, anche grazie all’aiuto di un navigatore esperto come Roberto Mometti e di una Ford Fiesta WRC praticamente perfetta per tutto il week end.

Dinastia Miele, tale padre tale figlio (© Daniele Talamona)
Dinastia Miele, tale padre tale figlio                                         (© Daniele Talamona)

OUTSIDER DI LUSSO IN UN ELENCO DI SPESSORE – In molti prima della partenza se avessero dovuto scommettere sulla vittoria avrebbero fatto il nome di Giuseppe Freguglia e Marco Vozzo, in vetta alla classifica da 3 anni a questa parte e decisi a non abdicare, oppure su Andrea Crugnola: come non dare credito ad un pilota che questa gara la vinse su una piccola Citroen DS3 R3T quando si presenta ai blocchi di partenza su una Fiesta R5? E Luca Pedersoli? Il due volte campione TRA e CIWRC è da tenere sotto assoluto controllo (al via con Matteo Romano su Citroen C4 WRC). Se poi aggiungiamo alla lista un Filippo Pensotti (Citroen DS3 WRC) desideroso di risalire sul gradino più alto del podio, Marco Gianesini e Fulvione Solari (Ford Fiesta R5 – Balbosca) sempre competitivi su queste strade ed uno dei maggiori pretendenti al campionato svizzero che risponde al nome di Ivan Ballinari, si capisce come è giusto fare i complimenti a chi è riuscito a superare oltre alle asperità del percorso anche degli avversari di livello assoluto.

Luca Pedersoli, sulla bellissima C4 WRC "Red-Bull"
Luca Pedersoli, sulla bellissima C4 WRC “Red-Bull”

LA DURA LEGGE DEL CUVIGNONE perché sia la versione “corta” del sabato che quella “lunga” della domenica miete vittime illustri. Il sabato è fatale per Freguglia, rallentato da problemi sulla sua Citroen DS3 WRC (report della prima giornata fatto dal nostro Daniele Talamona in questo articolo) e che il giorno dopo decide di consegnare la tabella, consapevole che con questi avversari sarebbe impossibile recuperare il distacco di un minuto e mezzo accumulato il giorno prima. La domenica è invece amara per Marco Gianesini e “Fulvione”, che si girano in prova ostruendo la strada (la PS viene anche sospesa) e si ritirano. Simone e Roberto, sfruttando una guida precisa ed efficace, dopo PS3 si ritrovano in vetta nella generale con 27”8 di vantaggio su Pedersoli e 31”6 su Crugnola. Ballinari è quarto ad 1’22 con Pensotti alle sue spalle che sente l’odore di benzina della Fiesta R5 dell’elvetico, distante in classifica di soli 6 secondi.

SETTETERMINI SOTTO IL “SETTE” E VALGANNA-ALPE PER CONFERMARSI – Il pilota di Olgiate Olona compie un vero capolavoro sul quarto tratto cronometrato, con il solo Crugnola in grado di stargli in scia accusando 7”4 di distacco. Andrea e Mara Bariani hanno di che consolarsi, riescono infatti a balzare in seconda posizione nella generale sopravanzando Pedersoli (quarto tempo per lui). Pensotti chiude la prova a 17”2 dal leader (3°) e riduce il suo distacco nella generale da Ballinari a soli 7 decimi. Stessa storia nella PS5, con Miele ancora davanti a Crugnola di soli 2” e gli altri ad inseguire con distacchi che vanno dai 16”1 di “Pede” ai 28”9 di “Bally” che si vede costretto a cedere il 4° posto assoluto a favore di Pensotti.

“CUVI” DI NUOVO DOLCE COME….MIELE che fa suo lo scratch (5 prove su 6 fino ad ora) per un solo decimo di secondo sul “solito” Crugnola (41”1 il distacco nella generale). Pedersoli fino a qui un po’ impreciso e non soddisfatto della sua guida dimostra il suo talento chiudendo terzo a 4”4, con Pensotti che riesce a costruirsi un margine di vantaggio su Ballinari, rispettivamente a 24”4 e 36”8 dall’imprendibile Ford Fiesta WRC in azione oggi sulle strade varesine.

PS7 e PS8 “CRU”ENTE – Il vincitore 2012, per la prima volta a bordo di una trazione integrale si è trovato sempre più a suo agio mano a mano che venivano macinati Km. sulla nuova arma targata D-Max Racing. Gli ultimi due tratti cronometrati con altrettante vittorie per il pilota di Calcinate del Pesce, utili per ridurre lo svantaggio da Miele ma non sufficienti per rivoluzionare la classifica. Simone può quindi festeggiare il primo successo sulle strade di casa, con Crugnola secondo a 36”3 ed il bresciano Pedersoli a chiudere il podio, distaccato di 1’16”. La top five viene chiusa da Filippo Pensotti, quarto assoluto, che vince la sua personale battaglia contro Ivan Ballinari. Per lo svizzero gara utilissima in previsione degli impegni del campionato che lo vedranno protagonista con ambizioni di vittoria dalla prossima settimana.

Andrea Crugnola, secondo assoluto
Andrea Crugnola, secondo assoluto

PICCOLE MACCHINE, GRANDI PILOTI – A volte succede che nella Top Ten non trovi solo auto di prim’ordine ma anche le cosiddette “piccole”, tanto per sottolineare che in questa disciplina la parte umana è ancora una componente fondamentale, soprattutto in gare con prove speciali particolamente difficili come quelli varesine. Basta chiedere cosa ne pensano Giuseppe di Palma, ottavo assoluto a bordo di una Peugeot 208 R2 (navigato da Arianna Zanotti) ed i fratelli Maran, capaci di ottenere un fantastico nono posto assoluto a bordo della Peugeot 106 Kit.

Giuseppe Dipalma in azione sulla Settetermini
Giuseppe Dipalma in azione sulla Settetermini
MaranX2, splendidi noni assoluti
MaranX2, splendidi noni assoluti

CLASSIFICA GENERALE:

  1. Miele – Mometti (Ford Fiesta WRC)
  2. Crugnola – Bariani (Ford Fiesta R5)
  3. Pedersoli – Romano (Citroen C4 WRC)
  4. Pensotti – Falzone (Citroen DS3 WRC)
  5. Ballinari – Pagani (Ford Fiesta R5)
  6. Roncoroni – Brusadelli (Peugeot 207 S2000)
  7. Bizzozero – Tosetto (Peugeot 208 R5)
  8. Dipalma – Zanotti (Peugeot 208 R2B)
  9. Maran – Maran (Peugeot 106 Kit K10)
  10. Bosetti – Buzzi (Renault Clio R3C)

Video della gara (di Massimo Terzera):  DAY 1 – HIGHLIGHTS

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