Non staremo a scrivere dell’ennesimo caso Rovanpera, ne abbiamo abbondantemente parlato al Rally Adriatico, anche se erano situazioni diverse ci è bastato aver visto gara 1 per trarre le nostre conclusioni.

Spostiamo la nostra attenzione su Aci Sport che detiene i diritti d’immagine e promozione del Campionato Italiano Rally e quanto successo ad un Fan Page di Facebook “Epic Rally Tribe” a cui è stato chiesto di non fare la diretta sul loro canale social.
Non andiamo di certo a sindacare come Aci Sport ente promotore del CIR voglia tutelare il suo operato ma abbiamo già chiesto al nostro unico ente automobilistico di regolamentare quanto prima la questione.
Avendo anche i canali social spesso facciamo dirette e lo abbiamo fatto anche per gare CIR: a Roma 2016, durante la prova spettacolo, e al Sanremo 2017, sempre in buona fede, dimostrata dal rendere pubbliche le nostre intenzioni il giorno prima.
Il problema in caso di veto potrebbe essere insormontabile e la domanda che ci poniamo è la seguente: come Aci Sport potrà impedire ad ogni singolo spettatore di vietare di riprendere con cellulare, ipad o quant’altro e trasmettere in diretta o differita le gare del Cir?
Noi la soluzione l’abbiamo, basterebbe liberalizzare i social network (non esiste solo Facebook ma le dirette possiamo farle anche con Twitter usando Periscope o Instagram), d’altronde non vediamo il problema in quanto sia Rally.it quanto Epic Rally Tribe non hanno mai gravato sulle tasche Aci/Csai e fanno in maniera gratuita promozione alle gare del CIR, ci pare con ottimi riscontri. Puntualizziamo anche che la Diretta su Facebook in realtà è una differita di alcuni secondi.
Non conosciamo personalmente i ragazzi di Epic Rally Tribe ma siamo legati dalla medesima passione, di certo, magari con l’unione di qualche altro sito rallystico, potremmo anche prendere la drastica decisione di smettere di seguire il CIR ed eventuali altre gare “bandite”. Non sarà questa decisione a far crollare la nostra passione ma l’eventuale veto per i diritti dovrebbe comprendere, non solo chi fa le dirette gratuite per gli appassionati che non possono essere alla gara, ma chi lo fa per scopo di lucro e qui si potrebbe scoperchiare un vero e proprio calderone, non cogliamo molta differenza tra chi lo fa gratis sul campo gara (diretta o differita che sia), e chi a pagamento magari nel post produzione.

Ci piacerebbe il vostro parere, sempre restando nei toni pacati e civili che devono contraddistinguere i tifosi rallystici. Grazie.

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