Trasferta positiva per Lisa Meggiarin e Silvia Gallotti che, sulla piccola Autobianchi A112 Abarth, hanno coronato il sogno di una vita. Disputare un Rally sui dossi finlandesi e giungere al traguardo.

Anche in Finlandia si sono fatte riconoscere. Lisa Meggiarin da Vicenza e Silvia Gallotti da Pavia, sono le eroine del Lahti Historic, le due ragazze hanno conquistato il pubblico con la loro simpatia , nella gara finnica valida come prova di campionato europeo autostoriche.
Abbiamo intercettato le due protagoniste con un’intervista semiseria su questa loro trasferta.

Lisa, Silvia, complimenti per questa vostra gara ma la prima domanda e d’obbligo: coma nasce l’idea di correre il Lahti Historic?
Lisa: “Era già da tempo nell’aria ma non eravamo mai riuscite ad organizzarci. Quest’anno visto l’impegno nel Cir della Gallotti e la mia poca disponibilità nel correre abbiamo mirato ad una gara, ma fatta bene”
Silvia: “Volevamo fare un esperienza diversa una gara “da sogno” e li credo che la risposta sia scattata in simbiosi: Finlandia”

– Come avete preparato la trasferta?
L: ” Dell’organizzazione della trasferta si è occupato il Team Bassano quindi a noi, cioe io e Stefano abbiamo pensato solo all’ assetto della macchina. E a preparare le valigie”
S:”…beh anche a stampare e preparare tutta la documentazione. Qui devo dare merito alla Meggiarin, io ero impegnata con il Rally San Marino e lei ha pensato a tutto, poi nell’unico giorno di stacco tra San Marino e la partenza ho cercato di recuperare”

– Passiamo alla gara. Vi siete dovute confrontare con “note particolari” o comunque atipiche rispetto ai vostri standard?
L:” Beh le note bene o male sono sempre quelle, abbiamo usato qualche nozione particolare per richiamare l’attenzione in qualche punto, tipo i dossi ad asino o al palo fogliato. Ma abbiamo mantenuto il nostro standard. Poi alcuni riferimenti li abbiamo inventati cercando le tonalità del verde o qualche pino pallido”
S:”Abbiamo dovuto imparare a distinguere i dossi, sono tutti diversi ma per il resto abbiamo tenuto le nostre note e i nostri modi “colorati” di chiamare alcune curve o riferimenti… al macacao (direttamente dal dialetto Veneto)”

– Cosa mi dite del gruppo italiano che ha affrontato con Voi la trasferta?
L:”I compagni d’avventura sono stati il contorno meraviglioso di questa avventura. La sera da “Mamma Maria” dove cenavamo, era sempre un mix di risate barzellette e scambio di opinioni.Specialmente alla terza tappa devo dire che il Team Bassano ha dato il meglio. Sa sempre creare la situazione giusta per fare festa e divertirsi alla grande.”
S:”Bellissimo gruppo, bellissime persone, abbiamo veramente riso un sacco e conosciuto tantissimi equipaggi che fino a lì non avevamo mai incontrato”

– Qual’era il vostro obiettivo? Cambiereste qualcosa in base all’esperienza “finnica” acquisita?
L:”Il nostro obiettivo era fare qualcosa di diverso. Arrivare e fare esperienza. Visto che per me i fondi scivolosi sono sempre un forte ostacolo. Sicuramente si poteva andare più forte e fidarsi di più ma alla fine sono felice cosi”
S:”Unico obiettivo: arrivare! E direi che ci siamo riuscite. Forse se potessimo rifarlo nel 2018 saremmo un po’ meno impacciate e sicuramente un po’ meno impaurite”

– A vostro parere vi sono molte differenze organizzative tra Finlandia ed Italia, come vi siete trovate sotto questo punto di vista?
L:”Lascio i commenti alla Gallotti”
S:”Io l’ho trovato un rally ben organizzato, radar molto bello e intuitivo, le prove segnalate benissimo con tanto di cartelli mi è piaciuta molto l’organizzazione, anche se ai C.O. non hanno gli orologi e stanno tutti chiusi in macchina”

– Avete avuto dei particolari momenti difficili o comunque qualcosa di particolare che merita attenzione?
L:”Momenti difficili: direi che erano i lunghi trasferimenti ai 60 km/h, dove non sapevamo più cosa fare. Poi per il resto la abbiamo vissuta come una gara normale. Anche se i momenti più difficili erano i discorsi e le interviste in finlandese e in inglese. Per me lingue sconosciute visto che parlo molto bene solo il dialetto veneto, quindi cercavo sempre un translator per capire cosa succedeva. Ma sorridevo e annuivo sempre”
S:”La nostra gara in breve: bellissima!!! Siamo state accolte benissimo e come sempre ce la siamo cavata! Ripartirei domani?!? Assolutamente si!!!! Meggiarin fai la valigia che andiamo!!!”

– Vostra prossima gara ?
L:”Non ne ho. Mi piacerebbe fare il Tuscan ma non so se ci riesco a livello economico”
S:”La mia prossima gara sarà il Lanterna, con Bevacqua, e poi Roma Capitale, con Mazzocchi, con Lisa vedremo, stiamo già studiando la prossima pazzia da fare insieme”

-Il momento peggiore è quello migliore di tutta la trasferta?
L:”Il peggiore quando ho realizzato di avere lasciato a casa dentro al pc la scheda sd della telecamera.Il migliore all’arrivo della seconda tappa. Dove allo speaker Silvia ha presentato il cellulare con il nostro discorso tradotto in inglese e li abbiamo fatto ridere tutti e applausi da mondiale.Ci hanno elogiato tantissimo, “Lisa and Silvia, our media stars” cosi eravamo definite”
S:”Arrivi in Finlandia, forse non ci tornerai più e la scheda della telecamera dopo varie prove capisci che la schedina è rimasta a casa,lunghi attimo di silenzio. Dopo l’ultima prova, in trasferimento verso l’arrivo le ho detto “Meggiarin ti ho risolto il problema dell’arrivo”. Ovazione per la “Giallotti”… Gallotti, mi chiamo Gallotti”

– Pregi e difetti della vostra compagna d’avventura?
L:”Il pregio della Gallotti: avrei da scrivere 10/12 pagine (ride). Un difetto: quando è stanca diventa acida come il latte scaduto ma sotto sotto sotto è una brava e buona ragazza”
S:”Ha detto che sono acida vero? Dai siamo insopportabilmente acide a volte, il pregio suo? Ha coraggio ed è spontanea”

– La Finlandia, dal punto di vista del maschio italiano, da un alto valore per la bellezza femminile. Complessivamente che voto dareste ai maschi finlandesi?
L:”Sinceramente mi aspettavo di vedere quei bei finlandesi delle pubblicità, biondi e denti bianchi. Ma non è stato proprio cosi. Forse abbiamo beccato l’angolo della Finlandia un po più vissuta a parte un paio dei nostri amici delle dirette live del rally”
S:”Bha…”

– Lisa, hai una gara in cui puoi essere navigata con qualsiasi navigatore possibile del WRC. Chi scegli?
Silvia, hai una gara con un pilota con cui hai sempre sognato di correre chi scegli?
L:”Non ho ideali di navigatori del passato.Diciamo che la mia attuale compensa tutti”
S:” Così non saprei chi scegliere. Vorrei fare una gara con un professionista imparerei un sacco di cose e scenderei con un sorriso enorme”

– Sei sportiva? in che sport saresti sicura di battere la tua compagna d’abitacolo?
L:”La sfiderei in una semplice passeggiata (ride)”
S:”In piscina la uccido”

– Cosa importereste e cosa esportereste dalla Finlandia?
L:”Beh sicuramente esporterei il rispetto dei limiti di velocità.Qua non sanno nemmeno cosa sono. Lunedì in strada in Italia ho preso tante di quelle suonate perché andavo piano, poi importerei la birra finlandese molto buona. La porterei il caffè espresso buono, è stata una settimana difficile sotto quell’aspetto. Posso solo dire che è un esperienza da provare. È strano vedere la macchina partire con la bisarca, prendere l’aereo, arrivare in un luogo nuovo e sconosciuto, non sapere come muoversi ed essere terrorizzati dai velox. Vedere paesaggi nuovi che sembrano dipinti, correre su strade a noi completamente sconosciute. Penso sia una dura prova sia per il pilota che per il navigatore e noi ne siamo uscite vincitrici in tutti i sensi”

… da parte di Rally.it non ci resta che dire “alla prossima” l’idea di come proporre una futura bizzarra intervista l’abbiamo già in mente.

Foto copertina: Riku Litja

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