Proseguiamo con la seconda giornata per questo Rallye Du Var, che non smette di essere protagonista di questo week-end. Infatti i colpi di scena non sono mancati in questa giornata, che possiamo definire fulcro centrale della gara. Domani i piloti dovranno affrontare solo quattro prove speciali, che serviranno giusto per approntare qualche aggiustamento ai propri tempi.
Temperature primaverili e bel tempo continuano ad essere clementi, con ancora i più di 150 piloti in corsa tra le moderne e gli oltre 30 dello storico.

CANNIBALE NON A CASO – Entriamo nel vivo delle prime tre prove mattutine prima dell’assistenza. Già dalla prova speciale numero quattro, perdiamo due grandi nomi in gara; Arzeno esce di strada, dovendosi ritirare, mentre Panizzi deve abbandonare la gara per guai meccanici alla propria Peugeot. Tempi imposti sempre nella PS 4, dove Michel esce di strada colpendo degli spettatori. Perciò il testimone passa a Loeb, che spinge la 306 Maxi fino a staccare Salanon di 3.4 secondi, il quale viaggia su una Fiesta WRC. Nelle retrovie, anche se tutti discretamente vicini, troviamo Michel in 3^ posizione, che scavalca Margaillan per 8.4 secondi. Giordano, su Fabia, procede in 6^ posizione, ma rimane attaccato al paraurti della i20 di Rossel; tra i due infatti vi sono solo 1.9 secondi. Dumas, con la sua grossa Porsche 997, si stabilisce in 9^ posizione, attardato di soli 8.7 secondi dalla Citroen Ds3 WRC di Lions. Vediamo anche Delecour risalire leggermente, con un’auto tuttavia insolita per un rally: un’Aston Martin V8 Vantage. Si porta in 22^ posizione, mentre Ciamin porta il tricolore italiano in Francia, con la nostra 124 Abarth, in una discreta 20^ posizione.

ARRIVANO I GROSSI – Nella seconda parte della giornata assistiamo al sorpasso. Salanon con la più potente Fiesta WRC scavalca Loeb, che tuttavia rimane in seconda posizione a 16.7 secondi. Ricordiamo che l’alsaziano corre con una Kit-Car e battagliare con una WRC, mentre mantiene dietro di se tutte le R5. Infatti, “cannibale non a caso”.
Michel, dopo la sventura sulla PS4, mantiene la 3^ piazza a 26.5 secondi dalla vetta, mentre Giordano perde terreno, aumentando il gap tra lui e Rossel (5°) di 9.4 secondi. Margaillan continua indisturbato, per ora, la sua corsa in 4^ posizione. Astier guadagna una posizione, portandosi in 7^ posizione, mentre Dumas arretra fino alla 12^ piazza.

MOURGUES NON MOLLATra le storiche le posizioni sono ancora ben definite al termine della mattinata, infatti vediamo ancora al comando la Porsche 911 di Mourgues, che distanzia di 34.3 secondi la Delta Integrale 16V di Bourcier.

Recupera una posizione l’altra 911 di Lajournade, ottimo 4°, ma deve fare i conti con la RX-7 sputa olio di Lafay in 3^ piazza, ad oltre un minuto dalla vetta. Sembra perciò, per ora, una gara a due, per decretare il vincitore. Giordanengo si mantiene in 6^ posizione assoluta sul sedile della sua Escort RS2000 mentre è preceduto da Redele per 21.4 secondi su Alpine A310 V6.

Scambi di posizione invece, e allunghi al termine della giornata. Mourgues mantiene saldamente il comando, rifilando oltre un minuto alla Delta di Bourcier. Lafay cede la posizione a Lajournade, che si porta così sul podio con oltre tre minuti di ritardo dalla vetta, e sembra proprio che la sua RX-7 abbia dato forfait. Giordanengo prosegue la sua gara in 4^ posizione, ma può ancora aspirare al podio, visti i soli 16.7 secondi di distacco da Lajournade.

Una giornata di fuoco anche quella di domani, dove vedremo se Loeb riuscirà a riprendersi la vetta della corsa in sole quattro prove speciali. A domani per il verdetto!

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