E’ vero il campionato è appena iniziato ma dopo sole due gare abbiamo già un dominatore o quantomeno un serio pretendente ma davvero Andreucci- Andreussi hanno ucciso il campionato?

La risposta è no, ovvio, le gare sono tante, di questo passo Paolo Andreucci dovrà anche fare l’apripista sulle gare in terra e difficilmente potrà continuare a dominare in questa maniera.
Eppure al Rally del Ciocco, mai come quest’anno, gli avversari erano numerosi ed agguerriti. Certo sapevamo che Paolo ed Anna non avrebbero fatto le comparse ma c’era l’incognita degli avversari, delle macchine aggiornate, non la sua, sta di fatto che Andreucci è tornato a vincere la gara di casa.
Una vittoria che, inevitabilmente, l’ha messo al centro dell’attenzione anche per la gara sanremese che si è svolta sulla falsariga di quella svolta in Garfagnana. Dominio iniziale e controllo, almeno cosi ci è parso, nella seconda parte di gara.
Poi ci sono gli avversari, in questo caso alcuni ruoli si sono invertiti: Nucita (Hyundai) e Scandola (Skoda), dovevano per forza terminare la gara dopo i ritiri del Ciocco. La Hyundai è cresciuta molto e dalle poche parole scambiate con il pilota siciliano, ora la vettura ha un miglior set up ed i tempi cronometrici sono decisamente migliori rispetto alla passata edizione. Scandola invece ha un grosso lavoro da fare, è passato alle DMack, serviranno test ed esperienza per affinare la guida e portare al massimo le prestazioni di queste gomme, già al Sanremo , rispetto alla gara toscana, i tempi sono migliorati ma l’annata del pilota veronese potrebbe essere difficile. Dopo le prime due gare i veri rivali sono sembrati piuttosto le due Ford Fiesta di Campedelli e Crugnola. Se per il pilota romagnolo il ruolo di possibile vincitore era largamente previsto per il varesino una conferma del proprio valore, già ampiamente vista nel Roma 2017. Un secondo posto al Ciocco, risultato che poteva ripetere a Sanremo ma che si è visto sfuggire sull’ultima prova con un “immeritato” 6° posto.
Sono questi i 5 nomi restati dopo due gare di campionato ed ora i pronostici sono rivolti alla Targa Florio, saremo presenti anche in Sicilia, per vedere cosa succederà nella storica gara palermitana.
Poi c’è anche la domanda “scomoda” sulla vettura, dobbiamo ricordare che la Peugeot 208 T16 R5, non è ne la vettura più fresca e nemmeno la più performante, sia chiaro non è un “bidone” ma chi segue i Rally avrà notato che in ambito Internazionale sono pochi i piloti che in questo periodo affrontano un intero programma con questa vettura ed ancor meno chi riesce a farsi notare. Dunque un “Bravo Andreucci” è più che meritato.

Infine chiediamo alla federazione di trovare una regolamentazione duratura e seria, cambiare radicalmente format alle gare, ai punteggi, ai trofei crea solo confusione ed instabilità in un ambiente già in evidente difficoltà.

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