L’intreccio mondiale del Campionato Italiano Cross Country si è concluso quest’oggi, nei greti dei torrenti del territorio friulano. Come volevasi dimostrare, l’Italian Baja si è proposto tosto in tutte le sue sfaccettature dando diversi problemi a molti equipaggi. Orlando Terranova, come avevamo visto nei giorni passati, era il primo pretendente al trono. L’argentino prende il comando della corsa altalenandosi con il russo Vasilyev. Il polacco Przygonski, dopo aver vinto la prova di apertura del venerdì, accusa un problema che lo attarda notevolmente facendolo uscire dalla corsa. Lorenzo Codecà ha preso il largo, dominando la classifica degli italiani, battagliando con i fratelli Ventura su Yamaha Quaddy e Borsoi su Mini All 4. Tuttavia verso la fine della giornata i diretti rivali dell’equipaggio del Suzuki Vitara a passo corto sono stati colpiti da noie meccaniche; parliamo infatti di Sergio Galletti, che lo vediamo fermarsi per problemi all’alimentazione del suo Toyota. Fuori uso anche Borsoi, con il medesimo problema. In questo modo Codecà, navigato da Toffoli, racchiudono il finale del sabato in 7^ posizione generale. 

Vasilyev tenta il recupero su Terranova nelle due prove speciali restanti di quest’oggi. Si porta ad un distacco di 1.15 minuti sull’argentino vincendo il primo passaggio da 80km di “Gradisca”. Tuttavia il dakariano, dopo aver amministrato il vantaggio, schiaccia il pedale del gas sulla 6^ e ultima prova speciale di questo Italian Baja, riuscendo a vincerla aumentando di nuovo il proprio vantaggio fino a 4.02 minuti. Di fatto l’argentino si porta a casa la vittoria di questo intreccio internazionale tra il FIA Cross Country Cup e il Campionato Italiano Cross Country. Ottimo terzo posto sudato per Prokop, con un distacco di quasi diciannove minuti. Codecà porta la bandiera italiana al 5° posto, meritato, dopo una grande gara amministrata egregiamente. Sfortuna per i fratelli Ventura che devono abbandonare la gara per seri problemi al proprio Yamaha Quaddy, lasciando di fatto la vittoria a Cinotto nell’italiano, mentre Vorobyev si impone su Navarro per 5 minuti.

Un’edizione sicuramente impegnativa, che ha messo a dura prova sia mezzi sia equipaggi con i profondi guadi presenti. Prossimo appuntamento al Nido dell’Aquila, a settembre, dopo la pausa estiva.

 

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