Quando ci si relaziona con un abitante dell’Emilia Romagna diventa tutto più facile, anche se la persona in questione la conosci più per i risultati sportivi che per amicizia. Non poteva sfuggire a questa regola Pier Verbilli, modenese di Montebaranzone, classe 1971.

“Scommetto una birra media che se faccio un Rally arrivo nei primi 5 della mia categoria” più o meno è nata così la carriera rallystica di Verbilli che l’ha scommessa l’ha vinta.

Era il 1991, ancora 19enne, e la birra media se l’è guadagnata subito in un Rally fuori casa, quando al Rally San Crispino finisce terzo di classe al suo debutto sulla Peugeot 205 Rally con Gazzetti al suo fianco. Per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che ai primi anni “90 le classi erano composte da almeno una ventina di auto, numero che poteva anche raddoppiare quando c’erano anche i “trofeisti”.

Ed è proprio da un trofeo Peugeot che Pierfrancesco inizia a farsi conoscere, siamo nel 1993 lo naviga il fratello Federico, servono 6 risultati e raccoglie 6 primi posti con 120 punti ma non bastano, un trofeista (su 309) ha corso in una classe più numerosa e ha più punti, occorre la trasferta al Rally dei Templi nella lontana Sicilia per vincere il trofeo e portarsi a casa una delle prime Peugeot 106 Rallye, stradale. Ps: c’era anche la gara premio del Motorshow bolognese che però si svolse la settimana prima della gara siciliana e che corse un’altro pilota.

INTERVISTA

Pierfrancesco la tua carriera parte all’insegna delle auto francesi e con Peugeot ma dal 1994 passi sulla Renault, auto sulla quale corri ancora oggi.

“Gli esordi sulla Peugeot 205 Rallye, di cui ho ottimi ricordi e piazzamenti, nel 1994 provo a fare il salto sulla Renault Clio Willliams della Sportauto di Fiorano con il trofeo Renault Clio Williams Rally dove arrivo 2° navigato da Stefano Ferrari. Le 4 gare finali erano prestigiose: Molise, Lanterna, Sanremo (tappa finale su asfalto) e Roma. Nel 1995 provo a fare il campionato 2 litri sulla Clio gr.N di Munaretto e con Andrea Albertini alle note. Si parte con il Rally di Torino, sono primo ma sull’ultima ps mi deconcentro e capotto. Ritento al Rally Valle d’Aosta ma si rompono le colonnine dei cerchi, non per colpa nostra. Dopo gli esiti delle due gare mi viene naturale cambiare il programma per quella stagione e corro i Rally di casa, passando sulla Clio gr.A. Quattro gare e le prime quattro vittorie assolute. Vinco la prima edizione del Rallysprint di Frignano, poi un’altro Rallysprint, l’appennino modenese, dopo arriva l’affermazione del Rally città di Modena valido per la coppa Italia ed infine il Rallysprint Castelli modenesi” … aggiungeremo un vero record, a 23 anni è il più giovane vincitore del prestigioso Rally di Modena e pensiamo sia anche un record vincere i 4 Rally nella propria provincia, tutti in sequenza. A fine annata corre il Ciocchetto dove battaglia con Fabio Danti, quest’ultimo si ritira e Pier vince la classe in una gara a lui sempre cara.

Restiamo al Rally Oltrepò 1994, una gara a me cara, che succede?

“Gara bellissima tutta di notte e ricordo nebbia e pioggia per tutta la durata. Parto con il #100 e siamo 32 nell’allora N4 (Astra, 205 Gti, Kadett Gsi, Clio W, 309 Gti). Come nelle mie zone appenniniche mi trovavo a mio agio nei tagli e nello sporco e capitava sovente di superare chi partiva davanti, le prove erano lunghe. Alla fine ho fatto 5° assoluto e 2° di classe dietro a Castore (partiva prioritario n.d.r.). Bella gara ed ottimo risultato”.

Il ghiaccio è rotto e nel 1996 si aggiudica nuovamente l’Appennino modenese ma di rilievo anche un 3° posto assoluto all’Appennino Reggiano dietro ai soli Travaglia e Pozzi, gara valevole per il campionato 2 Litri. Secondo a Modena contro auto ben più potenti e protagonista al Ciocchetto sulla Clio gr. N con il 12° assoluto.

Pierfrancesco ma quando arrivano i “macchinoni”?

“Nel 1997 e mi innamoro immediatamente della Lancia Delta della Tamauto. Onestamente faticavo battagliare con la Clio contro le 4×4 e allora volevo provarle e in quell’anno raggiunsi un  budget per correrci. Qui a Modena in molti correvano con Tamauto, persona seria ed affidabile e nacque una amicizia che ci lega tuttora”.

Debutti con la potente Delta nuovamente in trasferta, Rally di Adria, gara particolare e vinci. Come andò?

“Adria era una gara anomala, in pianura ma la cosa particolare e che allora non esistevano test o shakedown. Preparai la vettura per le verifiche, sistemando i sedili e tutto il necessario e poi il team chiese dove poter provare la vettura. Non ero del luogo ma gli unici posti con qualche curva erano le prove speciali e poi c’erano le strade statali con i lunghi rettilinei, allora dissi che avrai provato la Delta in gara il giorno dopo sulla prima prova speciale. In effetti il team era allibito, arrivavo da vetture di piccola cilindrata e tra i meccanici c’è chi avrebbe scommesso su una mia uscita di strada dopo poche curve. In realtà non andò così, partii cauto e vinsi la prima speciale…e anche la gara. Una vettura fantastica che mi permise di vincere anche il Rally Alto Appennino Bolognese, anch’esso navigato da Andrea Albertini”.

Il R.A.A.B. una gara storica che ti vede ingaggiare una battaglia con Alessandro Battaglin, cosa successe?

“Anche questa una vittoria indimenticabile. La gara iniziò e “Battaglia” vinse a ripetizioni le prime 4 prove. Arrivammo in assistenza abbastanza demoralizzati e con molti secondi di ritardo. Luca Zonca scruta il cielo e vede dei lampi, dovevamo fare una scelta azzardata e naturalmente diversa dal nostro avversario. Battaglin monta le slick e allora noi le intermedie. La scelta sembra errata, la prova successiva è asciutta ma noi corriamo bene e limitiamo i danni a pochi secondi…poi, in trasferimento inizia a piovere e noi abbiamo le gomme giuste. Raggiungiamo Battaglin allo stop e recuperiamo quasi tutto lo svantaggio. La gara cambia, Alessandro, probabilmente deconcentrato per il vantaggio perso commette qualche piccolo errore e noi riusciamo a portarci al comando. Battaglin ha anche una fastidiosa perdita d’olio alla frizione e il suo team che cura la Ford Escort gr. A chiede al nostro se abbiamo il pezzo da sostituire, pompa frizione. Infatti Tamauto in quel periodo aveva la Ford Escort, ma il pezzo non c’era. Arriviamo alle fasi conclusive della gara mi affianco e il naviga, Gianni Marchi, ci dice che l’olio va sulla pedaliere infastidendone la guida. Io porto sempre la Bandana e gli offro di avvolgere la pedaliera con la bandana in modo di far restare più asciutti i pedali e cosi concludiamo entrambi la gara. Per me le gare sono così, i duelli devono essere leali e limitati alle prove speciali”.

Poi 98 e 99 gli ultimi anni con le top car.

“Nel 1998 vinciamo il Rally nazionale Appennino modenese, una gara con partenza e arrivo da Sestola con 8 prove speciali tutte in linea. Una gara stupenda con prove bellissime ma che oggi sarebbe inattuabile. Nel 1999 vinco Modena sulla Ford Escort della Tamauto e poi il Valdinievole con la Delta, che preferivo alla Ford”

Cambiano i regolamenti, le A8 non possono correre alcune gare e tu che fai?

” Provo la Subaru Impreza gr. N ma erano auto che non mi piacevano e allora torno sulle piccoline. Prima però avevo riassaporato la Clio gr. A e nel 2005 torno ai trofei Renault con la Clio N3. Al Maremma, gara IRC, concludo 8° assoluto e 4° in classe con davanti questi trofeisti: Corona, Bocchio e Tognozzi, tutti dal quinto all’ottavo posto nell’assoluta”

Poi iniziano i tuoi periodi di pausa

” Non corro nel 2008 e nel 2009 disputo solo il Driver Rally Show nel veronese. Poi pausa sino al 2013″.

Che succede nel 2013 per farti ritrovar la voglia?

“La colpa o merito e di Guido Vivalda, amico di Alba della Pole Position. In quel periodo un suo cliente avrebbe corso una gara alla raticosa con la Porsche storica  e io lo invito a trovarmi già che è in zona. Arriva con la Porsche 911 RSR e dice di provarla…è subito amore. Mio padre è amante di questo marchio e appena accesa la vettura e provata per pochi chilometri scatta la voglia di fare una gara. L’occasione è al primo Rally Storico dell’Emilia, dove conquisto la mia 11° vittoria in carriera”.

Nonostante la Porsche vai ancora in vacanza?

“Si fino al 2017 quando torno con le gare sulla Clio gr. N di Lorenzo Costi della Publisport Racing di Carpineti. La sua vettura personale una Clio fase 1 magnificamente conservata e curata. Nel 2018 sono tornato a battagliare con la Renault Clio Williams gr. A della Teknocar con i colori della scuderia Eurosport di Luciano D’Arcio e mi sono ritrovato a battagliare con uno dei mie più forti avversari e pilota del modenese Claudio Gubertini. Aggiungo che sono contento che durante la mia carriera ho corso contro i più forti piloti da Nord a Sud”.

Magari, nel modenese, devi trovare un pilota a cui lasciare il testimone, le tue soddisfazioni e vittorie te le sei prese ma nel 2019 non hai ancora impugnato il volante. Ti prepari per qualcosa di importante?

” Voglio farmi un doppio regalo per cui posso anticiparvi che alla mia gara di casa, il città di Modena, in programma il 14 e 15 Settembre, correrò con la Skoda Fabia R5 della Tamauto. Poi un ulteriore regalo. Ho un legame particolare con il Rally Ciocchetto, gara che mi piace  molto, legata al mio duello con Fabio Danti nel 1995. Dunque a quella gara parteciperò con la Ford Fiesta Wrc della Tamauto”

Ringraziamenti finali?

“Devo ringraziare la mia famiglia e tutti gli sponsor che mi hanno permesso tutto questo e anche voi di Rally.it per esservi ricordati di me”

 

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