I Rally Raid stanno entrando nella fase più calda dell’anno, soprattutto per i piloti. La Dakar, ovvero il main-event per eccellenza ormai da diverso tempo, porta gli equipaggi e i loro team a testare a fondo i propri mezzi per limare eventuali pecche. Uno di questi è l’acerbo Fernando Alonso, che navigato dall’ex membro di ASO per Dakar Marc Coma, deve farsi le ossa su questa tipologia di fondi e gare. L’abbiamo osservato durante il Rally Du Maroc, dove nonostante abbia subito molte forature è riuscito a concludere la corsa. Dopo aver testato ulteriormente l’arma V8 di Toyota in terra spagnola, cerca maggiore feeling nella tappa del Trofeo Saudita Cross Country. Lo spagnolo parte bene, rimanendo nelle retrovie nelle prime battute di gara. Ma la tenacia combinata all’ottima tecnica giapponese hanno fatto si che arrivasse il primo podio. Il duo riesce così ad occupare il terzo posto finale a soltanto una manciata di minuti dalla vetta. Tutto ciò va a discapito di Al-Qassimi; lo sceicco di Abu Dhabi deve abbandonare la corsa a causa di un problema al suo Peugeot. Dapprima gli viene inflitta una penalità di dieci minuti per aver superato il limite di velocità durante il trasferimento ma poi una consistente perdita d’olio fuoriesce dal 3008 DKR che obbliga l’equipaggio ad abbandonare la corsa.

Non è stata comunque una gara semplice anche per Yazeed Al-Rajhi. Le tre forature hanno rallentato il pilota saudita, che però non ha mai smesso di lottare. Alle calcagna ha sempre avuto Yasir Saeidan; la Mini All4 era sempre all’agguato alla ricerca del sorpasso e della vittoria finale. I due erano separati da solo un minuto e qualche secondo. La Toyota di Al-Rajhi ha accusato un problema al servosterzo, ma ciò non ha rallentato la sua corsa.

“Siamo partiti male. Ma abbiamo spinto ogni giorno e oggi abbiamo attaccato al massimo delle nostre possibilità. Siamo riusciti a vincere e con tutti i problemi che abbiamo avuto è una bella sensazione. Kostantin ha fatto un ottimo lavoro ed è anche grazie a lui.”

E’ stato determinante anche il lavoro del copilota; le ultime tappe sono state all’insegna della navigazione, con passaggi complessi. Yasir Saeidan si accontenta di un secondo posto a soltanto due minuti e nove secondi dalla vetta. Il connazionale del pilota Toyota sorride a denti stretti:

“E’ stata una bella gara ma molto difficile. Il secondo posto è un buon risultato per noi e siamo ancora in vetta alla classifica del campionato. E’ stato bello vedere Fernando (Alonso ndr) testare qui.”

Sicuramente sentiremo parlare ancora di Yasir Saeidan, il quale promette bene nel mondo dei Rally Raid. Rimaniamo in attesa di ulteriori novità per partire con l’anno nuovo dei rally raid, in primis con Africa Eco Race e Dakar.

 

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