(Foto: Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool)

Si respira aria di grande ottimismo e fiducia in Tartastan. Proprio qualche settimana fa infatti è avvenuta la “benedizione” dei quattro camion del team ufficiale Kamaz che si sono poi imbarcati alla volta dell’Arabia. I russi partono più che mai col favore del pronostico nel 2020. Gli avversari di sicuro non resteranno a guardare e c’è da dire che anche nella nuova edizione della Dakar i marchi impegnati nella categoria dei camion sono diversi. Ma tutti gli indizi fanno pensare che la vittoria dell’edizione 2020 sarà un’affare tra Kamaz.

Si riparte da Eduard Nikolaev, il campione in carica. Grande protagonista della Dakar 2019, il russo quattro volte campione Dakar sarà alla guida di uno dei quattro Kamaz 43509. Gli altri pilota del team saranno la sorpresa Anton Shibalov (campione Silk Way Rally 2019), l’esperto Andrey Karginov e il veloce Dmitry Sotnikov. A sorpresa dunque escluso Airat Mardeev che nelle ultime uscite era il pilota che aveva convinto meno. Mezzo che vince non si cambia e dunque sul modello 43509 sono stati fatti degli sviluppi per migliorare motore e più in generale l’efficienza del mezzo. Kamaz che dunque sembra destinato a restare il riferimento per la categoria.

Macik con il suo Iveco Powerstar

Tanti cambiamenti invece per il marchio Iveco che quest’anno sarà al via con il solito Team De Rooy ma anche con la scuderia ceca Big Shock Racing. Partendo dal team De Rooy bisogna subito annotare le gravi assenze di Gerard De Rooy, il fenomeno della squadra olandese, e del forte Federico Villagra. De Rooy sarà out dalla competizione per un’ernia, invece per “El Coyote” Villagra i problemi sono di budget visto che la sua Argentina non sta passando un bel momento. Due assenze piuttosto pesanti per il marchio italiano. Il team De Rooy ha dovuto di fatto rivoluzionare la line up dei suoi piloti. Fuori anche Van Genugten e Van den Heuvel, le prime guide scelte dal team sono Janus Van Kasteren e Victor Versteijnen che verranno supportati da Michiel Becx e dall’andorrano ex rallysta Alberto Llovera. Per lo spagnolo e per Van Kasteren e Versteijenen verranno schierati tre modelli Powerstar Evo 3 con cambio automatico, mentre per Becx ci sarà un Iveco Trakker ultima versione. La versione Evo 4 con le sospensioni indipendenti è stata accantonata per il momento. Si è unito al marchio Iveco anche il pilota Martin Macik Jr con il suo team Big Shock Racing. E potrebbe essere proprio questo ragazzo di 30 anni proveniente dalla Rep. Ceca la sorpresa della Dakar 2020. Nell’ultima edizione Macik si è messo in evidenza alla guida di un vecchio Liaz dando filo da torcere persino all’armata russa dei Kamaz. Il giovane talento sarà alla guida di un Iveco Powerstar con cambio manuale e 1100cv da domare.

Si passa dunque alla Bielorussia, madre patria del MAZ. Il team ufficiale schiererà tre mezzi per i piloti Viazovich, Vishneuski e il veterano Vasilevski. Dei tre il fenomeno è senza dubbio Siarhei Viazovich: il bielorusso sarà alla guida del debuttante modello 6440RR che ha già partecipato con successo in diversi rally raid. L’obiettivo di Viazovich è vincere la Dakar in Arabia. La prima guida del team verrà affiancata dall’ambizioso Vishneuski, un classe 92′ che sarà alla guida di un aggiornato MAZ modello 5309RR con cambio automatico, e dal 53enne Vasilievski su un medesimo camion a trasmissione manuale.

MAZ debutta con il modello 6440RR alla Dakar 2020

Presente anche Renault grazie all’impegno del Mammoet Rallysport e del team Riwald. Martin Van den Brink sarà alla guida del consueto Renault CBH 385, lo stesso utilizzato nell’ultimo Silk Way Rally. Per il team Riwald c’è sicuramente la grande curiosità attorno al debuttante modello C460 Hybrid che verrà portato in gara dall’esperto Gert Huzink. Quest’ultimo verrà spalleggiato da Pascal de Baar su un più tradizionale Renault K520.

Presente anche il Giappone che non poteva mancare con il marchio Hino! La casa nipponica schiererà due camion per Teruhito Sugawara e Ikuo Hanawa, entrambi in corsa per la classifica dei Camion con motori sotto i 10 litri. Sugawara si metterà alla guida del modello Serie 500, mentre Hanawa siederà sul Serie 600. Entrambi i modelli condividono la stessa meccanica e lo stesso motore, un 9.0 6 cilindri turbo che sviluppa 750cv. Oltre alla vittoria di classe, l’obiettivo è la top5 per Hino alla Dakar 2020!

Al via anche Tatra che vedrà impegnato il team Buggyra Racing con il solo Martin Soltys quest’anno. Terminato il rapporto con l’ormai ex pilota della casa ceca Martin Kolomy, passato nella categoria auto nel team Prokop. Con i Tatra ci sarà anche il team Fesh Fesh, una scuderia tutta da scoprire. Cambio di marca per il mitico Aleis Loprais, famoso figlio d’arte che va ancora a caccia della gloria assoluta dopo le ottime prestazioni negli anni. Loprais riparte sempre con il suo team ma ha un nuovo camion: si tratta di un Praga V4S a motore Iveco. Una novità assoluta che ovviamente seguiremo con attenzione.

Importante la presenza anche di diversi equipaggi italiani. Claudio Bellina prenderà il via con il DAF del suo team Italtrans. Per lui che è un veterano della gara l’obiettivo non può che essere raggiungere il traguardo con il navigatore Minelli e il meccanico Gotti. L’Orobica Raid torna nella Dakar con il debutto del nuovo camion motorizzato Man; alla guida ci sarà Paolo Calabria che verrà navigato da Loris Calubini. Sarà della partita sempre per l’Orobica Raid anche l’esperto Antonio Cabini (Mercedes Unimog) che avrà al suo fianco Giulio Verzelletti. Infine da rilevare anche il nome di Cesare Rickler che farà da assistenza rapida per l’R-Team.

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