La tappa odierna dell’Africa Eco Race è stata all’insegna della navigazione e della resistenza. I 497km di speciale sono stati macinati senza sosta ma non senza problemi. Già dall’inizio della tappa si è dovuto affrontare una catena di dune, per poi passare a piste battute mischiate a zone di pietrisco dove si sono raggiunte velocità elevate. La sfida principale oggi è stata tra le moto, con colpi di scena repentini. Anche tra le auto si è ribaltata la situazione generale.

FROMONT A TUTTO GAS – Il buggy del pilota francese motorizzato Volkswagen ha dato il tutto per tutto oggi. Fromont vince la tappa sfruttando l’ottima intesa con il suo navigatore Jean. Il duo ha staccato il velocissimo Mercedes di Martin per 4’20”. Ben più staccato rispetto ieri vediamo lo Scania di Kovacs per 28’25” che è pur sempre sbalorditivo vedere un camion così piazzato in classifica. Tomecek si risveglia, portando in top 5 il suo unico Tatra in gara preceduto dal belga Bouwens in difficoltà a causa della cattiva navigazione. Freburg inserisce il primo degli SSV in 6^ piazza con 52 onestissimi minuti di svantaggio nonostante la velocità della tappa. La generale vede Fromont prendere la vetta per soli 53” su Kovacs. Martin rimane stabile al 3° posto, ma al momento può dormire sonni tranquilli avendo Bouwens a oltre 30′ alle spalle. Debanne, 5° assoluto e 1° tra gli SSV, viene raggiunto da Frebourg; i due sono separati da soli 3′.

BOTTURI REAGISCE – Il nostro Alessandro non ha digerito l’attacco del norvegese ieri. Ullevalseter apre fino in fondo la manopola del gas, ma deve cedere alla velocità della Yamaha #101. Botturi chiude la speciale in vetta a 4’13” di vantaggio. Terzo oggi è Jensen mentre Polskitt sbaglia strada e si ritrova solo 6°. Ottimo risultato per Lucci, buon 4° a soli 16′ dal connazionale.

Franco Picco è riuscito a risolvere i problemi al radiatori, potendosi così piazzare oggi al 16° posto. La generale vede il sorpasso di Botturi su Ullevalseter, ma i due sono separati da soltanto 2’44”. Una grande bagarre sin dall’inizio quest’anno. Polskitt perde il terzo gradino del podio a favore di Jensen, mentre il nostro Lucci rimane stabile 5° ma riesce comunque a recuperare tempo prezioso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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