Durante la videointervista di Rallylink, condotta da Claudio Carusi e che potrete trovare a fine articolo, erano presenti Max Rendina e Valerio Barsella (per gli organizzatori) e  Paolo Andreucci con Alessandro Perico (in rappresentanza dei piloti), su discorsi generalizzati per questa ripartenza rallystica.

Max Rendina è intervenuto dicendo che anche le gare FIA potrebbero essere accorciate, ovvero passare da un minimo di 170 km ad un massimo di 200 km, e se questo dovesse capitare ha individuato in Pico la prova da eliminare.

La decisione del pilota romano, ed organizzatore del Rally di Roma Capitale che abbiamo contattato , è motivata dallo stesso pilota che lamenta polemiche strumentali e via Social, interne all’amministrazione comunale solo a scopo politico rovinando lo sport.

Probabilmente le imminenti elezioni comunali vedono amministratori cercare consenso, in un periodo dove la chiusura governativa del Covid ha lasciato strascichi polemici ed economici, su quella fetta di popolazione “arrabbiata” in cerca di colpevoli.

Max Rendina: “Da quando il Rally di Roma passa a Pico la gara riesce ad essere ammortizzata con meno risorse economiche rispetto al passato, grazie all’organizzazione congiunta con il Rally di Roma. Organizzare il Rally di Pico, singolarmente, come in passato ne aumenterebbe solo i costi. La gara ha acquistato prestigio con il passaggio in paese di un doppio evento di campionato italiano ed europeo. Le polemiche via social possono solo esacerbare gli animi e far prendere decisioni drastiche, per colpa di pochi ai danni di molti. Il Rally di Roma non dev’essere motivo di disputa elettorale”.

Non ci imbattiamo in polemiche ma vogliamo sperare che la gara di Roma possa mantenere gli oltre 200 km di prova speciale e la prova di Pico, una delle più belle e difficili del palcoscenico italiano ed europeo. Prova lunga e dalle mille insidie.

Grazie al Rally di Roma abbiamo potuto apprezzare la passione di Pico, e soprattutto, conoscere quelle zone a noi sconosciute. Quest’anno è stato particolare, non sappiamo se potremo essere presenti (come Rally.it) alla gara capitolina per i noti motivi, non vorremmo ostacoli “burocratici/amministrativi” e nemmeno sterili polemiche da social che potrebbero solo portare incomprensioni e dissidi, inutili, nel periodo che stiamo vivendo.

VIDEOINTERVISTA dal minuto 17:30

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