Foto Cockpit

Dal 5 all’8 Marzo 1986 si svolse il Rally del Portogallo, terza prova del campionato del mondo, una gara turbata da un bruttissimo incidente mortale che coinvolse molti spettatori. La sicurezza in Portogallo è sempre stata il tallone d’Achille, per la grande passione degli spettatori, ma quell’anno dopo quanto successe gli equipaggi ufficiali decisero di ritirarsi e la gara proseguì, consegnandoci un vincitore a sorpresa. Furono infatti Moutinho-Fortes a dominare il luttuoso evento, con 27 prove speciali vinte sulla loro Renault 5 Turbo.

Come anticipato, la vittoria del portoghese arriva dopo un incidente funesto già sulla prima prova speciale. La gara lusitana ha sempre avuto nella passione del pubblico il suo punto forte ( e debole nello stesso tempo), le vetture gruppo B ed un percorso che prevedeva le prime tre prove speciali da ripetere tre volte ha fatto il resto.

Il primo tratto cronometrato “Lagoa Azul”, di soli 5 km, ha un pubblico strabocchevole, la Ford Escort RS 200 di Joaquim Santos perde aderenza dopo un piccolo dosso e su una curva veloce sinistra esce, esternamente, infilandosi tra gli spettatori. Il bilancio è tragico, tre morti (tra cui madre e figlio) ma poteva essere sicuramente peggio. Il primo giro delle tre prove, per i piloti che sono partiti regolarmente sulla ps 1, si conclude con una classifica compatta che vede Biasion precedere di 1″ Alen e 2″ Toivonen ma i tempi in prova sono alti (lo dimostra il 6’47” fatto dalla Delta S4 di Biasion sui 10 km di Sintra, dove l’anno prima con la Lancia 037 aveva fermato i cronometri sul 6’29”), la notizia aveva fatto alzare il piede a molti. Le prove non saranno ripetute e la polemica divampa.

Sono 21 gli equipaggi che decidono di non proseguire, non solo i team ufficiali, se abbiano fatto bene o male a boicottare la gara, comunque partita e programmata, lascia qualche dubbio. Sta di fatto, che dopo un exploit di Michele Rayneri sulla Fiat Uno Turbo, vincitore della ps 10, la gara viene dominata dalla Renault 5 Turbo di Moutinho che lascia solo la ps 18 a Bica e gli avversari riescono a vincere prove solo nella parte finale della gara quando Moutinho bada solo a tagliare il traguardo.

Il Jolly Club aveva proseguito con le tre Fiat Uno Turbo di Michele Rayneri, ritirato per uscita di strada, Alessandro Fiorio, che rompe un semiasse sulla ps 23 ed infine Gianni Del Zoppo, che insieme a Loris Roggia, conquista un incredibile terzo posto assoluto. Ottavo assoluto l’italiano Recordati su Opel Manta 400.

Per questo motivo troverete Moutinho tra i vincitori di una gara mondiale, una gara che per gli eventi luttuosi e per questo anomalo “ammutinamento” passerà nella storia, anche se ne avremmo fatto volentieri a meno.

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