Foto Massimo Petrizzo

Un Rally San Marino avvincente deciso nella parte finale. Una gara che ha visto quattro protagonisti emergere: la partenza di Paolo Andreucci, la prestazione di Umberto Scandola, il sorpasso di Simome Campedelli, (che sulla prova speciale #7 passa al comando) e la vittoria di Marquito Bulacia, che trionfa sull’ultima prova.

Un successo clamoroso, ottenuto con il medesimo tempo finale di Simone Campedelli ma vincente grazie alla discriminante sulla prima prova speciale.

Se in Toscana la sfortuna è toccata ad Emil Lindholm, ritirato sull’ultimo trasferimento per un guasto tecnico, nella Repubblica del Titano una sorte simile l’ha vissuta Umberto Scandola. Il veronese era al comando della gara, quando un piccolo inconveniente lo ha rallentato sulla breve prova speciale di San Marino, passando da un ipotetico +6″3 ad un reale -28″, difficilmente recuperabili in gare  e prove cosi corte.

Sia chiaro che Marquito Bulacia non ha rubato nulla, bisogna essere nel posto giusto al momento giusto ed il campionato terra oltre a confermarci un grande Paolo Andreucci (ricordiamo che partiva davanti a tutti), ci riconsegna sia il romagnolo Campedelli quanto il veronese Scandola. Un campionato italiano terra per certi versi più interessante del Cir che vive sul solo dualismo Crugnola-Basso.

Vince Marquito Bulacia, ripassato alla Skoda Fabia per l’occasione, il boliviano ha fatto una gara sempre al vertice, su strade in cui corse anche nel 2017 ma questa volta è stato un protagonista assoluto, credendo nella vittoria sino all’ultima breve prova speciale e recuperando ben 6″5 a Campedelli che non ha digerito la prova ai piedi del Monte Titano.

Si deve accontentare del 4° posto Umberto Scandola, bravo a rimontare dalla 7° posizione e risulta il pilota con il maggior numero di prove speciali vinte (6), una per ciascuno invece per Andreucci, Campedelli e Bulacia. Restando in casa Scandola, ottimo debutto di Mattia, purtroppo per il giovanissimo pilota c’è stato il ritiro dopo la ps 5, quand’era 29° assoluto e 8° in R2 ma ha mostrato, in alcune prove, il passo dei piloti di vertice.

Finisce con Bulacia-Der Ohannesian vincitori su Skoda Fabia R5, medesimo tempo per Campedelli-Canton (VW Polo R5) a 1″3 Andreucci-Pinelli (Citroen C3 R5), segue a 33″8 Ceccoli-Capolongo (Hyundai i20 R5), un poker di auto tutti di marche differenti. Solo 5° Scandola, che paga 30″ all’ultimo C.O. per far sopravanzare il compagno di squadra, impegnato nel campionato italiano terra.

Ringraziamo Massimo, che era presente e grazie al suo cellulare ci permette di farvi vedere alcuni passaggi in questo VIDEO.

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