Foto Daniele Talamona

Finalmente la prima edizione del Trofeo delle Merende si è disputata, un trofeo inizialmente incluso in altre gare che quest’anno è riuscito a svolgersi come Rally vero e proprio dopo i problemi del passato, quando alcune strade non aveva retto ai temporali e avevano fatto “saltare” la gara.

Ben 135 gli equipaggi iscritti, 131 quelli partiti dalla prima speciale numeri importanti per una gara inedita ma nata dai medesimi organizzatori del Rally Alba, che è sinonimo di garanzia e infatti questa gara, a calendario come Rally Nazionale, non ha avuto problemi di svolgimento, nonostante i divieti di oggi.

Ad entrare per la prima volta sull’albo d’oro sono il cuneese Alessandro Gino ed il toscano Daniele Michi, sulla Skoda Fabia R5 Evo, partiti guardinghi, con il 4° tempo sulla prima speciale hanno pian piano rimontato e vinto con 7″7 sul francese Mathieu Franceschi, altro protagonista di giornata.

Franceschi-Baud, anch’essi su Skoda Fabia R5 (Sportec) partono forte vincendo le prime due prove speciali, molto sporche e viscide anche dai tagli e le piogge dei giorni precedenti la gara. La gara sembra incanalata bene per il francese anche perchè le prove son da ripetere ancora per due volte ed i distacchi visti sono già importanti. Franceschi ha 7″6 su Gagliasso (Skoda Fabia) e 8″9 su Gino.

Pizio-Cecchetto (Skoda Fabia) vincono la prova #3, fermando momentaneamente il ritmo del francese Franceschi, che si rifà sulla ps 4 andando a segnare la sua terza vittoria di prova.

La gara sembra decisa, dopo il secondo riordino Franceschi-Baud incrementano a 9″5 su Gino e 22″4 su Pizio…ma gli errori sono sempre dietro l’angolo, una gara dove tutti, o quasi, hanno commesso uno svarione. Pizio su ps 2; Gagliasso su ps 4 molte le forature ed arrivano anche i ritiri per Santini (Fabia R5), dopo la foratura su ps 2 e Caffoni (Clio S1600) su ps 3.

Mancano due prove ed arriva l’errore del transalpino sul terzo ed ultimo passaggio della prova denominata “Consorzio d’Asti”. Gino-Michi, contemporaneamente lanciano l’attacco e la somma delle due prestazioni lanciano il piemontese al comando della generale con ben 5″ di vantaggio ad una prova dalla fine.

Alessandro e Daniele vincono anche la prova “Santero” e surgelano la classifica assoluta con Franceschi-Baud a 7″7 e terzo posto per Pizio-Cecchetto a 24″1.

Gagliasso-Beltramo concludono quarti a 58″7 mentre quinto il pavese Massimo Brega, con Paolo Zanini, sulla Hyundai i20 di Bernini che fermano l’armata Skoda, ancora sesta con Marasso. Nota di merito il settimo posto di Patrizia Sciascia, rientrata dopo una lunga assenza dalle gare, grande gara sulla VW Polo R5. Chiudono la top ten: Strata-Gualtieri (Mitsu Evo X N4) primo equipaggio non R5, Arione (Polo R5) e Riccio (Hyundai i20).

13° assoluto e primo tra le due ruote motrici Sandro Sottile e Marco Nari sulla Renault Clio Williams A7. Bernardi vince in S1600 e Gonnella tra le R2.

Araldo (Fabia) e Giorgioni (i20) ritirati sull’ultima prova.

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