#302 S. Peterhansel / E. Boulanger | Photo by dakar.com

La Dakar è finalmente entrata nel vivo della competizione. Dopo il consueto prologo di ieri, gli equipaggi si addentrano nel deserto del medio oriente, dove li attendono chilometri e chilometri di deserto. Seppur corto, il prologo ha un’importanza non da sottovalutare. Nasser Al-Attiyah come abbiamo visto non si è risparmiato, lanciando il Toyota Hilux davanti a tutti, tenendo dietro il buggy del team Serradori portato al secondo posto da Baragwanath. Carlos Sainz fora una gomma negli 11km cronometrati, dovendo così partire dalla casella numero 28 quest’oggi. La tappa odierna è caratterizzata per metà da sabbia e per metà da terra battuta, con un piccolo tratto sassoso. Da Jeddah si parte con un trasferimento di 345km per poi iniziare il tratto cronometrato di 277km che porterà gli equipaggi fino a Bisha.

AUTOSAINZ E X-RAID: BUONA LA PRIMA! – Tanta navigazione, terreno impervio e incroci dove perdere la strada corretta è molto facile. Ma “El-Matador“, nonostante sia partito dietro a spinto a fondo per tutto il tratto cronometrato, facendo un tira-molla con il compagno di squadra Stèphane Peterhansel. Mr. Dakar deve però cedere lo scettro di tappa allo spagnolo per soli 25″. Ottima prestazione quest’oggi per l’ex-rallysta Martin Prokop, che porta il suo Ford al 3° posto, tuttavia la vera sorpresa è il team SRT; i due Century di Serradori e Saeidan chiudono rispettivamente 4° e 5° con un lieve distacco di sei e otto minuti. Sebastièn Loeb accusa un problema meccanico al 34° chilometro al suo BRX Hunter, il che lo fa scivolare in 22^ piazza con 23′ minuti di ritardo accumulato. Ci pensa Nani Roma a portare alto il nome di Prodrive, arrivando in top 10. Un buon risultato per il debutto con la nuova vettura e soprattutto il cambio navigatore all’ultimo minuto. Ma dove sono le Toyota? Il Gazoo Racing Team sembra essere in difficoltà con il suo pilota di punta, Nasser Al-Attiyah, che non riesce a prendere il ritmo concludendo in un mesto decimo posto tra Przygonski e Variawa. Meglio il sud africano De Villiers che porta la bandiera giapponese a 8’59” dalla vetta.

MOTOLA PRIMA TAPPA PARLA ARANCIONE – La casa austriaca di Mattighofen si impossessa della prima tappa della Dakar 2021, con uno dei suoi piloti di punta: Toby Price. L’australiano si è fatto valere contro un velocissimo Kevin Benavides, rifilandogli soltanto 31″ dopo 277km. L’argentino a bordo della Honda 450 ha spezzato l’armata KTM, lasciando dietro di se Sunderland e il campione di enduro estremo Walkner. Lorenzo Santolino, portacolori della Sherco, chiude con oltre 4′ di ritardo dalla vetta, chiudendo quinto anticipando la prima Husqvarna di De Soultrait, uno degli sfortunati dello scorso anno. Partenza veramente sotto tono per Brabec e Barreda Bort; il duo Honda si è perso nel bel mezzo del deserto, perdendo rispettivamente 18’32” e 15’39”.

 

 

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